La premier Giorgia Meloni ha incontrato oggi i sindacati delle forze di polizia a Palazzo Chigi. “Abbiamo ritenuto importante convocare questo incontro, anche alla luce di quello che è successo in questi mesi e in queste settimane. Come sapete, l’aumento delle manifestazioni di piazza, soprattutto dopo la riacutizzazione del conflitto in Medio Oriente, ha determinato un impegno, qualitativamente e quantitativamente, più intenso per tutti voi”, ha detto la presidente del Consiglio. “Dal 7 ottobre a oggi, infatti, le iniziative di piazza sono state più di mille. L’Italia, a differenza di altre nazioni, non ha vietato le manifestazioni a favore della Palestina perché per noi è fondamentale garantire il pieno diritto ad esprimere qualunque posizione politica. È un diritto – ha aggiunto – che va bilanciato col rispetto delle regole che lo disciplinano e con la necessaria tutela degli obiettivi sensibili e che sono presi di mira dai manifestanti, molto spesso riconducibili a simboli più della religione ebraica che allo Stato di Israele (posto che anche questi ultimi vanno difesi)”.
“L’equilibrio fra il diritto a manifestare e la tutela dell’ordine pubblico per voi non è dibattito accademico, ma è una scelta estremamente concreta da fare in pochi secondi, spesso stretti materialmente fra i manifestanti che premono di fronte e gli obiettivi da difendere che sono alle spalle”, ha detto ancora Meloni.
“Non esiste solo il diritto a manifestare, che nessuno mette in discussione: esiste anche il dovere di rispettare delle
regole, che sono state fissate – e più volte sono state ritenute conformi alla Costituzione – proprio per ridurre i rischi di
incidenti”, ha aggiunto Meloni, sottolineando che “non si tratta di vuoti formalismi. Sono le regole del gioco democratico. Senza queste regole si tratta di un altro gioco. Chi pensa di spacciarlo come democratico sta barando”.
Stefania Losito