C’è ancora qualche ora di tempo per chi non ha pagato le prime rate della rottamazione quater: la scadenza è il 20 marzo. Se non si paga neanche stavolta, il beneficio decade definitivamente.
Gli incassi della rottamazione quater nel 2023 – ha spiegato di recente in Parlamento la sottosegretaria al Mef, Lucia Albano – ammontano a 6,8 miliardi di euro. Il tasso di decadenza complessivamente registrato (cioè chi non ha pagato) si è attestato al 45,4% pari a 5,4 miliardi. Una percentuale, ha però spiegato Albano, “nettamente inferiore rispetto a quella registrata con riferimento alle precedenti procedure di agevolazione agevolata”. I tassi di decadenza sono stati infatti del 53% nella prima rottamazione, del 67% nelle seconda e del 70% nella terza. Restano quindi ancora in ballo appunto 5,4 miliardi che potrebbero rientrare in cassa.
Il provvedimento, ricorda l’Agenzia della Riscossione, ha differito i pagamenti della definizione agevolata delle cartelle
con scadenza 31 ottobre 2023 (prima o unica rata), 30 novembre 2023 (seconda rata) e 28 febbraio 2024 (terza rata).
Il termine del 20 marzo riguarda anche le prime due rate della definizione agevolata, con scadenza 31 gennaio e 28
febbraio 2024, per i soggetti colpiti dagli eventi alluvionali di maggio 2023 residenti nei territori indicati nell’allegato 1
al Decreto Legge n. 61/2023, cosiddetto decreto Alluvione.
Per pagare devono essere utilizzati i moduli allegati alla Comunicazione delle somme dovute già inviata da Agenzia delle entrate-Riscossione e disponibili su www.agenziaentrateriscossione.gov.it.
Si ricorda che in caso di pagamento non effettuato, eseguito oltre il termine ultimo oppure di ammontare inferiore rispetto all’importo previsto, verranno meno i benefici della definizione agevolata e quanto già corrisposto sarà considerato a titolo di acconto sul debito residuo.
È possibile pagare in banca, agli sportelli bancomat abilitati ai servizi di pagamento Cbill, con l’internet banking,
agli uffici postali, dai tabaccai e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it
oppure con l’App Equiclick tramite la piattaforma pago Pa. Si può pagare anche direttamente agli sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione prenotando un appuntamento.
Stefania Losito