Ancora tensione nei cieli del Medio Oriente. Poco prima dell’alba italiana di venerdì Israele ha attaccato la base aerea di Isfahan, in Iran. La base sarebbe la stessa dalla quale, sabato scorso, erano partiti droni e missili iraniani verso Israele.
L’attacco israeliano sarebbe stato respinto dall’Iran, che avrebbe abbattuto tutti i droni. Stando a fonti di Teheran, infatti, non si sarebbero registrati danni ingenti, soltanto qualche vetro rotto.
Lo spazio aereo iraniano è rimasto chiuso per alcune ore. Sirene d’allarme sono suonate anche in Siria, Libano e nord Israele.
Gli Stati Uniti sarebbero stati avvertiti da Israele prima dell’attacco, sottolineando che l’obiettivo sarebbe stato militare e che non sarebbero stati colpiti siti nucleari.
Vari analisti geopolitici statunitensi hanno spiegato che questo attacco, limitato, è una sorta di de-escalation rispetto a quello su Damasco e che l’Iran, quindi, potrebbe non rispondere.
Il lancio di droni israeliani nella giornata di venerdì potrebbe anche essere un messaggio simbolico a Teheran e non casuale: è infatti il giorno del compleanno della Guida Suprema Khamenei, nato il 19 aprile 1939.
Gianvito Magistà