Uno sciopero di 8 ore è stato proclamato per martedì 14 maggio dalle federazioni sindacali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila territoriali, insieme con le Rsu, all’interno dello zuccherificio di Brindisi dove nella notte tra venerdì e sabato scorso si è verificato un incidente sul lavoro in cui è morto il 46enne di Latiano, Vincenzo Valente. L’operaio è deceduto in seguito ad una grave emorragia dopo che il suo braccio, per cause ancora da chiarire, è stato tranciato da un nastro trasportatore in movimento. La procura di Brindisi ha iscritto nel registro degli indagati due persone: sono accusati di omicidio colposo aggravato, in violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro: Stefano Morelli, 44 anni titolare dell’azienda di cui Valente era dipendente, e Riccardo Casoni, 57 anni, direttore dello zuccherificio.
“Lo sciopero – si legge in una nota delle organizzazioni sindacali – è per fare memoria attiva della morte di Vincenzo Valente, avvenuta nello stabilimento Srb di Brindisi mentre svolgeva il suo lavoro sul nastro trasportatore dello zucchero grezzo, alle dipendenze della Sedec. Perché la sua morte non venga dimenticata affinché non ci siano altre vittime innocenti”.
Le organizzazioni sindacali, con questa iniziativa, vogliono “ribadire che la persona è più importante del profitto e che
la sicurezza sul lavoro, indipendentemente dall’azienda da cui si dipende, non può essere relegata a noiosa e costosa
appendice dei costi produttivi. La persona deve recuperare centralità nel processo lavorativo. Vanno garantire sicurezza
ed incolumità, sempre”. “Srb deve rispondere alle nostre domande di sicurezza, alla richiesta di coinvolgimento delle Rsu nei processi lavorativi e nella pianificazione delle attività sia dirette che in appalto. Si rispettino – conclude la nota di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila – le leggi ed i contratti, si rendano esigibili gli accordi aziendali, si valorizzi il ruolo dei
rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza”.
Intanto, nel giorno dei funerali, a Latiano, sarà proclamato il lutto cittadino.
Stefania Losito