Via libera del Consiglio dei ministri alla riforma che prevede la separazione delle carriere dei magistrati. Approvato, a quanto si apprende, il disegno di legge costituzionale in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare. L’approvazione, a quanto spiegato, è stata salutata da un applauso dopo una riunione durata circa venti minuti.
La riforma della giustizia in discussione in Consiglio dei ministri potrebbe aver subìto nelle ultime ore una modifica. La componente laica del Consiglio superiore della magistratura, ossia i membri elettivi attualmente scelti da un terzo del Parlamento in seduta comune, potrebbe invece essere interamente nominata tramite sorteggio, così come avverrebbe per i magistrati, secondo quanto già previsto dalla nuova riforma.
“In questi ultimi anni il Consiglio superiore della magistratura”, ha sottolineato in conferenza stampa il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, “non ha dato buona prova di sé e scandali come quelli di Palamara o di altri hanno eccitato le varie proteste” che non hanno portato a “rimedi a quelli della degenerazione correntizia”. “Interrompere questo legame che ha portato a tutta una serie di anomalie è stato il nostro compito principale, attraverso il sorteggio”, ha aggiunto Nordio. “Abbiamo dato”, ha poi sottolineato il ministro, “rilevanza costituzionale anche al fatto che la magistratura requirente è, deve essere e resterà indipendente da qualsiasi interferenza del potere esecutiva, da qualsiasi pressione di altri organismi, gode e godrà delle stesse garanzie di indipendenza della magistratura giudicante”.
La riforma, ha poi spiegato Nordio, prevede la composizione di un’Alta Corte composta da 15 giudici. “Anche in quest’Alta Corte”, ha aggiunto, “vi è una prevalenza di elementi togati, ma il sorteggio avviene in un canestro di persone estremamente qualificate. Sono magistrati che hanno almeno vent’anni di esperienza e stanno svolgendo funzioni di legittimità”. Nordio ha poi assicurato che “la cosiddetta cultura della giurisdizione rimane ovviamente inalterata perché la magistratura è unica”.
Intanto l’Associazione nazionale dei magistrati ha convocato per oggi pomeriggio una seduta urgente della Giunta esecutiva centrale per formulare valutazioni e iniziative. Tra le ipotesi sul tavolo c’è quella di uno sciopero da parte del sindacato delle toghe. “Ogni iniziativa verrà valutata dagli organi collegiali”, ha dichiarato il presidente, Giuseppe Santalucia.
Vincenzo Murgolo