Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha promulgato ieri la legge sull’Autonomia differenziata varata dal Parlamento il 19 giugno. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, comincerà l’iter per l’attuazione. Di “data storica” ha parlato il governatore del Veneto, Luca Zaia. “Se il 19 giugno è passato alla storia per essere la data dell’approvazione”, ha spiegato, “il 26 giugno è sicuramente una data storica”. “Adesso”, ha poi aggiunto Zaia, “attenderemo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per poi chiedere di ripartire con le trattative rispetto alle materie previste dalla Costituzione”.
Le opposizioni, intanto, valutano la possibilità di un referendum per abrogare la legge. Per ottenerlo occorrono la richiesta da parte di cinque regioni, di un quarto dei componenti di una Camera o la raccolta di 500mila firme. Tra le regioni che potrebbero chiedere il referendum potrebbero esserci Toscana, Emilia Romagna, Sardegna, Campania e Puglia. In Emilia Romagna c’è però da fare i conti con le dimissioni del governatore, Stefano Bonaccini, eletto al Parlamento europeo. La firma potrebbe arrivare l’11 o il 12 luglio, subito prima che Bonaccini si insedi a Strasburgo. Dopo le dimissioni anche il Consiglio regionale dovrà limitarsi agli affari correnti e questo potrebbe far scendere a quattro il numero di regioni governate dal centrosinistra in grado di promuovere il referendum.
Vincenzo Murgolo