Gasolio agricolo chiamato “vino rosso” di cui avrebbero approfittato, indebitamente, anche un carabiniere, un poliziotto e un finanziere, interdetti dai pubblici uffici per sei mesi e accusati di corruzione ed evasione delle accise. A Canosa di Puglia, nel Nordbarese, due imprenditori avrebbero fornito carburante a prezzi agevolati a chi non ne aveva diritto, tra cui i tre rappresentanti delle forze dell’ordine e di polizia che facevano rifornimento alle proprie auto private. I due titolari di depositi di carburanti per auto sono finiti agli arresti domiciliari con le medesime accuse. Tutti avrebbero agito con consapevolezza visto che usavano linguaggio criptico per chiedere il gasolio.
“Venerdì dovrei avere un po’ di vino rosso”, avrebbe detto uno dei due imprenditori a qualcuno dei pubblici ufficiali che avrebbe risposto: “verrò a fare una bella bevuta allora”. Anche altri militari e agenti sono indagati ma non sono state emesse per loro misure restrittive.
Stefania Losito