C’è anche il tycoon britannico Mike Lynch, 59 anni, fondatore della multinazionale dell’informatica Autonomy, fra i sei dispersi nel naufragio della barca a vela avvenuto stamattina al largo delle coste siciliane. Lo riportano i media del Regno Unito. Detto il “Bill Gates britannico”, Lynch era finito al centro di un caso di frode di alto profilo e in
giugno una giuria statunitense lo aveva prosciolto da tutte le accuse relative alla vendita della sua società di software a Hewlett-Packard nel 2011. Sua moglie, Angela Bacares, è invece tra le persone salvate.
La barca a vela, di circa 56 metri con 22 persone a bordo, tra turisti ed equipaggio, è affondata alle 5 di lunedì mattina nel tratto di mare davanti a Porticello, in provincia di Palermo, a causa di una violenta tromba d’aria. In 15 sono stati salvati dalle motovedette della guardia costiera e dai vigili del fuoco, ma purtroppo è stato trovato il corpo di uno dei sette dispersi. Era vicino allo scafo finito a 49 metri di profondità. Carabinieri, 118 e protezione civile hanno accolto i superstiti. Salvati dai sommozzatori un bimbo di un anno e la madre, trasportati all’ospedale dei Bambini di Palermo. A bordo c’erano molti stranieri. I dispersi sono quattro britannici, un canadese e due statunitensi. Tra di loro il cuoco che lavorava a bordo. L’imbarcazione si chiama “Bajesian” e batte bandiera inglese. E’ una barca progettata per viaggi di lusso. Le indagini sono condotte dalla Capitaneria di Porto. Nelle prossime ore sarà sentito il comandante, molto provato da quanto successo. L’imbarcazione si trovava nel porto di Porticello e domenica notte ha preso il largo.
Inatnto la Procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta per accertare l’esatta dinamica del naufragio della Bayesan. I primi accertamenti dell’autorità giudiziaria sono stati delegati alla Guardia Costiera di Porticello.
Michela Lopez