Nove persone sono morte in Libano per lo scoppio di walkie talkie avvenuto nella roccaforte Hezbollah. Le esplosione si sono verificate durante i funerali delle persone morte ieri con lo scoppio dei cercapersone. Sulle cause al momento non ci sono ancora certezze. Le deflagrazioni potrebbero essere state causate dalla presenza di esplosivo nelle batterie. I walkie talkie sarebbero stati acquistati con i cellulari esplosi ieri. Dopo l’attentato, la folla ha reagito con rabbia. Un’auto dell’Onu è stata attaccata a sud di Beirut. Tra i militari coinvolti non ci sarebbero italiani. “Questi attacchi saranno sicuramente puniti in modo unico, ci sarà una vendetta sanguinosa”, ha detto, citato dal Times of Israel, Hashem Safieddine, capo del Consiglio esecutivo di Hezbollah. Mentre venerdì è prevista una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
Michele Paldera