“Lecce, per me, è una grande opportunità dopo due anni di assenza”. Si è presentato così alla stampa Marco Giampaolo, il nuovo allenatore del Lecce, che ha firmato un contratto fino a giugno, con rinnovo automatico in caso di salvezza.
A fare gli onori di casa il presidente giallorosso Saverio Sticchi Damiani, assieme al responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino e al direttore sportivo Stefano Trinchera.
“Due anni di assenza sono tanti e dopo una prima pausa, durante la quale mi sono un po’ allontanato, ho ripreso a lavorare” ha spiegato il tecnico. “Il lavoro è stato anche mentale, simulando di essere in campo: diciamo che nell’ultimo anno ho lavorato in smart working”.
“Ho accettato perché ci sono i calciatori che possono esprimere meglio il mio pensiero. Il mio è stato un sì motivato da argomenti e valutazioni tecniche. La città la visiterò in seguito, perché ora la mia attenzione è solo per la squadra e di questo sono pienamente convinto”.
Per analisi più approfondite, però, chiede pazienza. “Non ho visto il Lecce dal vivo, l’ho visto in tv durante il campionato e l’ho rivisto in maniera dettagliata in questi giorni. Prima di dare un’opinione ho bisogno di allenare. Ho grande voglia, ho entusiasmo, come se iniziassi oggi. Però è necessario conoscere i calciatori, devo entrare in un ambiente nuovo per me e ho necessità di capire il prima possibile”.
Sul modulo da seguire Giampaolo è abbastanza chiaro: “La squadra credo sia stata costruita per giocare in un modo, poi vedremo. Però, detto alla vecchia maniera, è stata costruita per giocare con due ali e una punta. Non credo sia importante il modulo, sono importanti i principi e le qualità dei calciatori”.
Gianvito Magistà