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Turismo selvaggio, le contromisure di Roccaraso dopo l’invasione di bus. E Passo Lanciano gioca d’anticipo

Il Comune di Roccaraso fa scattare il piano contro il “turismo selvaggio”. La cittadina dell’Alto Sangro la scorsa domenica è stata letteralmente invasa da bus e turisti provenienti dalla Campania, paralizzando la strada statale 17, e creando anche problemi per l’ordine pubblico, con video e foto diventate virali sui social. Numerosi anche gli esposti presentati. Così, la prefettura dell’Aquila mette in atto le contromisure, insieme alle forze dell’ordine. Finora solo 60 bus si sono registrati sul sito istituzionale del Comune.

Nello specifico, per la giornata di sabato, si sono prenotati due bus mentre per domenica 2 febbraio sessanta mezzi turistici sono in lista per poter accedere nel comprensorio dell’Alto Sangro. A questi numeri vanno aggiunti una decina di bus che si sono prenotati dall’Abruzzo. “Non c’è più possibilità di prenotarsi”- ricorda il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, secondo il quale “le restrizioni potrebbero sicuramente aver inciso”

Nella riunione operativa in Questura, nelle scorse ore, si è fatto il punto sulla gestione dell’afflusso.
Non solo la circolazione a targhe alterne (numero pari questa settimana) dei bus turistici, ma anche due punti di carico e scarico individuati lungo la Statale 17: la prima zona filtro sarà allestita a Roccaraso nei pressi dell’Istituto Alberghiero
e l’altra a Castel di Sangro al confine con il Molise. Il dispiegamento di forze dell’ordine e protezione civile sul territorio supererà le cento unità. “L’impiego sarà in ogni caso aumentato notevolmente rispetto alla scorsa settimana”, dichiara il questore, Enrico De Simone.

E salgono i prezzi dei b&b sulle piattaforme di pernottamento online: il costo di una camera, per una sola notte, quella di sabato, va dai quasi 200 euro a oltre 300. I numeri delle prenotazioni già arrivate, nonostante qualcuno si sia scoraggiato vedendo il caos, sono più che buoni, secondo il presidente dell’associazione albergatori, Valentino Valentini: “Abbiamo avuto un incremento delle presenze turistiche del 60% solo a gennaio e registriamo il tutto esaurito fino al primo fine settimana di marzo”.
Intanto la Sima (Società italiana di medicina ambientale) parla di “allarme ambientale ed ecosistema a rischio”. Il motivo è da ricercare nelle emissioni di Co2. Il turismo, infatti, ne genera il 5% a livello globale.

Un appello ai campani arriva dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: “Come sempre sono gli eccessi a fare male, dobbiamo rispettare da napoletani i luoghi dove andiamo come noi pretendiamo che chi viene a Napoli rispetti i nostri. Il principio di reciprocità è fondamentale”.

E dopo il caso di Roccaraso, Passo Lanciano gioca d’anticipo al fine evitare il caos, soprattutto alla luce della scarsità di aree di sosta per auto private e autobus. E la situazione del traffico e dei parcheggi nel comprensorio montano di “Passo Lanciano-Majelletta”, in relazione all’afflusso turistico dei fine settimana, è stata una delle questioni esaminate con la partecipazione da remoto dei sindaci dei Comuni di Pretoro e Rapino, nella riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal prefetto di Chieti, Gaetano Cupello.
Il sindaco di Pretoro ha assicurato che verrà adottata, nel prossimo fine settimana o in quello successivo, una apposita
ordinanza con cui viene disposto che i pullman di turisti e frequentatori della montagna, dopo aver fatto scendere i
passeggeri, dovranno recarsi a valle in un’apposita area dedicata, al fine di evitare il congestionamento del traffico e
delle aree di parcheggio ubicate nel Comprensorio.
Nelle scorse settimane, proprio a Passo Lanciano, gli operatori avevano lamentato una fortissima riduzione delle presenze turistiche in seguito alla decisione, presa dall’Anas, di chiudere la strada di accesso dal versante di Lettomanoppello in previsione di nevicate che, poi, non si sono verificate. Con disdette nei ristoranti, negli alberghi e per le lezioni di sci.

Stefania Losito

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