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Ascoltava le storie dei fedeli in confessione, impartiva il sacramento della penitenza e li assolveva, ma non era un prete. A ognuno assegnava anche un numero di preghiere sufficiente ad alleviarli dal peso dei loro peccati.
La curiosa vicenda è accaduta nel Santuario di Pompei, in provincia di Napoli. Per l’uomo, un 44enne, è scattata una denuncia per sostituzione di persona e turbamento di funzioni religiose ed è stato allontanato dal santuario.
L’operatore socio sanitario è stato scoperto dai carabinieri in uno dei confessionali nel pieno della sua attività e con addosso la stola sacerdotale.
Gianvito Magistà