
Sarebbe stato un ragazzino di 11 anni a minacciare per primo: “Qui per ballare dovete pagare il pizzo”. Amaro il post sui social di Simona De Tullio, direttrice artistica e presidente della Breathing Art Company, dopo che una baby gang, lunedì sera, ha tentato di ostacolare lo spettacolo messo in scena dalle sue ballerine per il cartellone culturale estivo “Le due Bari”, promosso dal Comune. E’ accaduto in una zona centrale della città, nel Parco degli Aquiloni, dove una gang di ragazzini tra i 10 e i 14 anni ha cominciato a lanciare petardi , durante le prove e nel corso dello spettacolo, anche quando nel parco c’erano famiglie con bambini. Poi la richiesta di denaro, resa ancora più grave dal fatto che a pronunciarla sia stato un ragazzino di circa 11 anni, racconta De Tullio. “Ci siamo ritrovati lì ad essere presi come bersaglio da questi ragazzini un po’ per noia, un po’ perché si sentono usurpati di quel luogo – racconta la direttrice artistica – ci hanno detto altre persone che frequentano il parco che era la prima volta che usavano i petardi per cacciare le persone. Ad un certo il gruppetto di ragazzi si è avvicinato rivolgendosi queste parole: ‘A noi non importa che siete mandati dal Comune'”.
“Ieri c’erano ospiti internazionali e famiglie con bambini. Ci siamo sentiti quasi accerchiati con il lancio di due petardi. Poi – prosegue De Tullio – sentire quelle parole da un bambino è grave, perché ti porta già a pensare all’idea della
territorialità”. Il riferimento è all’esplicita richiesta del pizzo. “L’hanno ripetuta due volte”, spiega la direttrice, sottolineando che ha dovuto chiamare “due volte la polizia locale”.
“La rassegna ‘Le Due Bari’ – evidenzia – nasce per andare nelle periferie. Se Parco degli Aquiloni in pieno centro ha queste problematiche iniziamo a farci delle domande. In questi quattro anni nelle periferie non abbiamo mai avuto di questi problemi”. “Noi – aggiunge – abbiamo una giornata dedicata alle attività per gli over 60, è un progetto che deve iniziare nell’ultima settimana di luglio, e prevede una tappa proprio nel Parco degli Aquiloni. E’ impensabile che non ci sia un presidio per gli eventi che il Comune ha organizzato”. “Perché – conclude – c’è un programma con 700 appuntamenti e non c’è una pattuglia che possa essere disponibile nell’immediato a raggiungere il luogo dell’evento”.
“Avere paura a casa propria è inquietante – chiosa la direttrice artistica della compagnia di ballo – educare al bello continuerà ad essere la nostra missione ma non si può restare indifferenti all’insofferenza e al disagio di chi dice quelle parole: andiamo avanti ma con un forte senso di solitudine”.
Intanto, sui social, l’assessora alla Cultura del Comune, Paola Romano, riflette: “Due ragazzini di 11 anni che minacciano chi si sta esibendo durante un evento pubblico sono un problema di sicurezza, ma anche un tema sociale perché a 11 anni ci si può atteggiare da adulti, ma si è ancora quasi bambini”. Romano assicura che “saremo presenti ancor di più con la Polizia Municipale accanto agli operatori culturali in collaborazione con le altre forze dell’ordine. Domani incontreremo gli organizzatori per esprimere la nostra gratitudine e per incoraggiarli a proseguire le attività insieme”. Poi l’assessora annuncia che “in ogni caso da giovedì al Parco degli Aquiloni in accordo con l’Assessora al welfare Elisabetta Vaccarella, ci sarà ‘l’educativa di strada’, un team di educatori professionisti per avvicinare i ragazzi, già presente in alcune piazze della città”.
“Noi continueremo ad investire in programmi culturali ed iniziative che già in queste prime settimane sono partecipate da centinaia e centinaia di persone. Ci impegneremo a coinvolgere sempre più la città perché non dobbiamo commettere l’errore di ritirarci nelle nostre abitazioni per paura, ma continuare a vivere insieme gli spazi pubblici”.
Stefania Losito