
Tensione alle stelle tra la Russia e la Nato dopo che la notte scorsa uno sciame di droni russi ha violato lo spazio aereo nelle regioni orientali della Polonia, Paese membro dell’Unione europea e dell’alleanza atlantica. Alcuni di essi sono stati abbattuti in un’operazione di protezione che ha coinvolto anche dei jet italiani. Il governo di Varsavia ha invocato l’articolo 4 della Nato, secondo cui i Paesi membri dell’alleanza sono tenuti a consultarsi nel caso in cui, a giudizio di uno di essi, “l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una qualsiasi delle Parti siano minacciate”. “Siamo più vicini che mai al rischio di una guerra mondiale”, è l’allarme lanciato dal premier polacco Tusk. Il segretario generale della Nato, Rutte, assicura che l’alleanza atlantica è pronta a difendere “ogni centimetro” del suo territorio, parlando di “provocazione deliberata su larga scala”. Il presidente americano, Donald Trump, ha commentato la vicenda con un post sul suo social ‘Truth’: “Perché la Russia viola lo spazio aereo polacco con i droni? Eccoci qui!”. Mosca, dal canto suo, ha negato tutte le accuse. “Riteniamo che le accuse siano infondate. Non è stata presentata alcuna prova che questi droni siano di origine russa”, ha affermato Andrei Ordash, incaricato d’affari russo in Polonia. La presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, ha anticipato che l’Europa anticiperà sei miliardi di euro dal prestito G7 e stipulerà un’alleanza con l’Ucraina per costruire “un muro di droni come fondamento di una difesa credibile”. “L’Europa è in lotta”, ha sottolineato Von der Leyen a Strasburgo, durante il discorso sullo stato dell’Unione, “Una lotta per i nostri valori e le nostre democrazie, una lotta per la nostra libertà e il nostro futuro”. Non ha nascosto la propria preoccupazione neanche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Ci si muove in un crinale in cui, anche senza volerlo, si può scivolare in un baratro di violenza incontrollata”.
Vincenzo Murgolo