
Stava lavorando, in sella alla sua bici, per fare le consegne, quando si è scontrato con un’auto e per lui non c’è stato nulla da fare. Ad Andria, in pieno centro, venerdì sera intorno alle 23.30, Nicola Casucci, rider di 18 anni, è morto in ospedale. Casucci, in bicicletta per la sua ultima consegna della serata, si è scontrato con un’auto guidata da una 28enne risultata negativa ai test sull’assunzione di droghe e alcol. Indagano i carabinieri, bici e auto sono stati sequestrati.
La procura di Trani ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale, come atto dovuto è stata iscritta nel registro degli indagati la donna di 28 anni alla guida della Fiat Panda che avrebbe travolto il giovane.
Casucci, che aveva compiuto 18 anni lo scorso febbraio, era molto conosciuto in città e nel quartiere Europa, dove viveva con la famiglia. La salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria, che potrebbe restituirla ai familiari già in
giornata. A seguire le indagini, per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente, i carabinieri del comando provinciale
di Trani, coordinati dal pm Marco Gambardella.
Nicola aveva iniziato a lavorare come rider appena due settimane fa in una pizzeria di via Garibaldi. A introdurlo nel nuovo impiego era stato il fratello maggiore, anche lui dipendente dell’attività. Quella di venerdì sera, poco prima dell’incidente, era l’ultima consegna della giornata.
Il ragazzo frequentava l’ultimo anno del Polo tecnico-liceale Ettore Carafa. “Il Polo tecnico Liceale ‘Ettore Carafa’ desidera esprimere le più sincere condoglianze alla famiglia di Nicola Casucci, giovane studente del nostro Istituto, la cui scomparsa ci ha profondamente colpiti e lasciati attoniti”, si legge in una nota firmata dalla dirigente scolastica, Palma Pellegrini. “Insieme a tutta la comunità scolastica, esprime la propria vicinanza in questo momento di grande dolore. Siamo vicini alla famiglia con il pensiero e con il cuore. Il ricordo di Nicola rimarrà sempre vivo nella nostra comunità e nei suoi compagni”, conclude la nota.
“Questo dramma ci richiama con forza a una verità inaccettabile: la sicurezza nel lavoro non può essere un optional”, sostiene in una nota la Cisl Bari-Bat che esprime “profondo cordoglio” per la morte di Nicola. “Le condizioni di impiego dei rider, la mancanza di tutele e le falle nei controlli rappresentano una piaga che va affrontata con decisione, senza più rinvii né compromessi”, prosegue il sindacato ricordando che “la sicurezza deve essere garantita a tutti i lavoratori, senza distinzione di età, mansione o tipologia contrattuale”.
“Ogni vita persa è una sconfitta per l’intero mondo del lavoro e per la società”, conclude la Cisl Bari-Bat che chiede “più
controlli, più tutele e più responsabilità da parte delle istituzioni e delle imprese”.
Stefania Losito