Per sei italiani su dieci è fondamentale l’atmosfera familiare e “l’odore del caffè appena fatto”
Per più di cinque italiani su dieci, la vera ospitalità in viaggio è il benvenuto enogastronomico. Lo rileva la ricerca condotta da YouGov per Airbnb, la piattaforma online che collega persone che cercano alloggi con proprietari di case che hanno spazi liberi da affittare per brevi e medi periodi. Puglia tra le località che maggiormente hanno ottenuto un riconoscimento sull’accoglienza, dall’apprezzamento per i piccoli borghi, ai valori incarnati dagli host. E in questo senso è andata la prima edizione de I Maestri dell’Accoglienza, riconoscimento che ha conferito una medaglia a sei host italiani: Marino (Lazio); Lago di Como; Cisternino in Puglia; Moena in Trentino; Montelupo Fiorentino in Toscana; Scopello in Sicilia.
L’indagine registra al primo posto nella classifica dei gesti di accoglienza la stretta di mano per il 63% degli italiani, seguita da un’atmosfera che sa di famiglia (58%), il benvenuto enogastronomico (52%) e dal profumo del caffè appena fatto (46%). Rispetto alle località più accoglienti, trionfano i piccoli borghi come luoghi simbolo del benvenuto italiano (47%), staccando le grandi città (9%): un primato che tocca il 60% in Puglia.
Lo studio sottolinea che da Nord a Sud l’ospitalità si declina in mille sfumature diverse. Da Roma in giù l’accoglienza – spiegano gli analisti – è pura convivialità (68%), dove l’odore del sugo che cuoce in cucina diventa una sensazione imprescindibile (51% contro il 42% della media nazionale) e la frase “Se hai bisogno di qualcosa chiedi pure” tanto apprezzata dai siciliani (34%) e dai pugliesi (35%) invita letteralmente a comportarti come se fossi in famiglia. Al Nord, invece, l’approccio è più misurato: in Lombardia vince il “Fai come fossi a casa tua” (16%) mentre in Trentino-Alto Adige (circa 10%) si preferisce il rispettoso “Ti lascio tutto pronto, goditi il soggiorno”.
Stefania Losito
