Più di otto italiani su dieci comprano prodotti in linea col proprio modo di vivere e di pensare, con la propria etica. E più della metà dei cittadini si concede “un premio” dopo una giornata intensa. Emerge dalla ricerca ‘L’evoluzione della società italiana: tendenze e prospettive del retail moderno’, presentata da Giorgio De Rita, segretario generale del Censis durante il Forum della Distribuzione Moderna 2025 a Milano.
Secondo lo studio, gli eventi globali influenzano la vita quotidiana degli italiani, generando incertezza e prudenza nella gestione del reddito. In risposta, cresce la ricerca della micro-felicità quotidiana, momenti di benessere legati al tempo per sé, alle relazioni e ad attività gratificanti, con un ribaltamento della gerarchia dei valori e in una nuova interpretazione sociale del consumo. Il 75,5% privilegia prodotti sostenibili, il 56,4% si premia con acquisti dopo una giornata intensa e il 70,6% evita acquisti impulsivi.
L’invecchiamento della popolazione accresce il bisogno di relazioni e di prossimità, valorizzando i negozi fisici come hub di socializzazione: il 69,3% degli italiani considera lo shopping un’occasione per svagarsi, il 62,7% apprezza il personale disponibile e il 38% desidera spazi dedicati alla socializzazione. Inoltre, in uno scenario sempre più caratterizzato dalle nuove tecnologie e all’intelligenza artificiale si sta consolidando la figura di un consumatore sempre più ‘sfidante’ per il settore del retail.
“La complessità delle dinamiche che governano il lavoro delle nostre imprese richiede ascolto, comprensione e, soprattutto, concretezza, che si traduce anche nella necessità di un quadro normativo stabile. Sostenere le imprese del retail significa tenere vivo il tessuto economico del Paese”, ha commentato il presidente di Federdistribuzione, Carlo Alberto Buttarelli.
Nell’analisi dei processi sociali che condizionano o preparano la strada a nuovi modelli di consumo, si osserva “grande attenzione verso i fenomeni globali, come l’ambiente, la sicurezza, la guerra, l’inflazione e l’energia – ha spiegato De Rita – il contesto di incertezza su scala globale ma anche a livello nazionale spinge gli italiani verso una strada che li porta a occuparsi prevalentemente, se non esclusivamente, di quelli che abbiamo chiamato i ‘desideri minori’, ossia la micro-felicità, una piccola soddisfazione”. “Anche il modello di consumo diventa un modo per andare incontro a questa ricerca di piccola felicità”, ha concluso.
Stefania Losito
