Il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, in un’informativa alla Camera sull’emergenza Coronavirus, è partito immediatamente con una precisazione diretta sulle ordinanze degli enti locali “meno restrittive” rispetto a quanto stabilito a livello centrale ritenendole illegittime, secondo il decreto legge 19/2020. In particolare il premier si riferisce alle fughe in avanti di Veneto e Calabria. Conte ha poi annunciato due prossimi decreti legge: il primo da 55 miliardi con sostegno al reddito (25 mld), misure per pagare immediatamente i debiti delle Pubbliche amministrazioni, la cancellazione degli aumenti Iva previsti per il 2021, misure per le imprese e le pmi (15 mld), sconti per edilizia antisismica e ambientale. Il secondo per far ripartire la domanda, anche con iter semplificati per le opere e le infrastrutture.
Il Premier conferma che l’obiettivo e’ non far superare ai contagi il livello 1. Si riparte dal lavoro, spiega il premier, e lascia al momento chiusa “la ripresa di scuola e socialità”. Conte ricorda che “un contagiato su quattro ha contratto il virus in famiglia”. Bisogna tenere alta l’attenzione, anche perché per Conte la reputazione dell’Italia è aumentata all’estero proprio grazie alle virtù degli italiani. “Non possiamo permettere che gli sforzi fatti finora risultino vani per imprudenze compiute in questa fase così delicata. Qualsiasi atteggiamento ondivago, come passare dalla politica del chiudiamo tutto al riapriamo tutto, rischierebbe di compromettere in maniera irreversibile questi sforzi”, ricorda Conte alla Camera. E aggiunge: “Il governo non può assicurare in modo immediato il ritorno alla normalità. Ma se vi saranno meno contagi, potremo permetterci nuovi allentamenti a maggio”. Poi annuncia: “Daremo anche un riconoscimento per le province più colpite dal Covid-19”.
Il Premier si difende dalle accuse di avere calpestato gli equilibri costituzionali, sottolineando che il Governo “non ha mai improvvisato in solitaria”. Sono sempre stati consultati il Parlamento, le forze sociali, gli enti locali, i comitati tecnico-scientifici e i Dpcm hanno il pregio della “tempestività” e che essi sono possibili in presenza di uno stato di emergenza, dice, cominciato il 31 gennaio scorso. Ha poi precisato che il provvedimento sull’App Immuni, approvato dal Consiglio dei Ministri con decreto legge, è “una norma di rango primario”, su cui il Parlamento “può intervenire”.
A proposito di famiglie e disagio sociale, Conte specifica che il Governo intende dedicare loro lo spazio che meritano nei prossimi provvedimenti. “Sarà cruciale preparare e sostenere progetti territoriali, tutelando anche il diritto al gioco, all’attività motoria, senza compromettere le norme di distanziamento sociale”. “Condivido l’urgenza di ripensare gli spazi educativi in forma dilatata”, spiega. “Stiamo studiando misure di sostegno e protezione con meccanismi di erogazione rapidi ed efficaci per non aggravare il disagio sociale. Il governo non lascerà indietro nessuno”. E ancora: “Specifica attenzione dovrà essere dedicata al tema della disabilità, anche dal punto di vista economico”.
Infine, per il turismo, comparto particolarmente esposto, ci sara’ sostegno alle imprese turistiche e alle famiglie sotto alcune soglie di reddito con un bonus da spendere nelle strutture ricettive del Paese”, assicura.
Stefania Losito