“Qui non si trappa”. Così dicono Emis Killa e Jake La Furia, per la prima volta insieme per l’album di inediti dal titolo “17” (Sony
Music), scritto a quattro mani e in uscita oggi, venerdì 18 settembre. I due artisti ribadiscono il loro essere orogoliosamente rapper e dicono: “Chi si avvicina al disco, sapra’ immediatamente che non ci trovera’ ne’ pop, ne’ trap”. “La trap non e’ il male, ma e’ diventato un fenomeno enorme il cui ultimo interesse e’ fare
buona musica – sostiene Jake La Furia -. Trovi di tutto in giro e anche cose che fanno schifo diventano un successo a colpi di visualizzazioni. Ma non e’ un dito puntato contro la trap che conta artisti di livello come Capo Plaza, Sfera Ebbasta o Lazza, ma contro chi non sa fare”.
Il disco nasce dalla profonda e lunga amicizia che lega i rapper, che vantano oltre 20 dischi di platino e hit che hanno segnato intere generazioni. “Qualcuno deve averci chiesto perche’ non facevamo un disco insieme. E cosi’, alla fine, l’abbiamo fatto durante uno slot libero per entrambi”.
Quasi un anno di lavoro e il disco era pronto per uscire il 17 aprile, in pieno lockdown. Il titolo è venuto da se’: l’iniziale data di uscita, il tatuaggio che entrambi sfoggiano (omaggio alla data di nascita di tutti e tre i figli che hanno – due Jake, uno Killa -) e il fatto che sia un numero ricorrente nelle loro vite, ha portato senza troppi ripensamenti alla scelta del titolo.
I due sono accomunati dallo stesso modo di pensare il rap, la stesa attitudine “tamarra” come spiega Jake La Furia che dice: “sia io che Emis siamo un po’ arrogantelli, spocchiosetti, ma e’ un punto di forza per
riuscire a scrivere nel modo in cui facciamo, anche duro”.
Come vuole la tradizione per il rap, nel disco non mancano le collaborazioni: “Merito soprattutto mio – rivendica Killa – e delle mie capacita’ da pr”. Nel disco compaiono Salmo e Fabri Fibra, Lazza, Massimo Pericolo, Tedua. Numerosi produttori hanno preso parte al progetto: Big Fish, Chris Nolan, Boss Doms, Low Kidd, 2nd Roof e gli internazionali X-Plosive e Abaz, Dat Boi Dee, Kid Caesar e Young Satana. Senza
timore di perdere il fil rouge del disco.
Il parallelo con l’esperienza fatta da J-Ax e Fedez, ai tempi di Comunisti col Rolex, lo ritengono un po’ forzato: “Il loro progetto era molto pop, ma magari riuscissimo ad avere il successo che hanno avuto loro”, precisa Jake La Furia, che poi sollecitato sull’appello lanciato da Ghali a esporsi sul caso Willy, spiega che “la gente dovrebbe smettere di aspettarsi che gli artisti dicano la loro su qualunque cosa. Siamo artisti, non opinion leader. E non voglio che nessuno mi venga a rompere per espormi o non espormi su qualcosa. Devono essere le istituzioni a parlare”.
Dal 18 settembre sara’ disponibile anche il singolo “Medaglia”, dopo “Malandrino” che ha anticipato il disco. In progetto anche la possibilita’ di portare il disco live, Covid permettendo, tra la primavera e l’estate prossima.
Angela Tangorra