Scoppia lo scandalo vaccini a Hollywood. secondo quanto riporta “Variety” alcuni vip avrebbero usato stratagemmi per evitare file e lungaggini. Per fortuna altri no, come Harrison Ford, che ha 78 anni, e si e’ fatto due ore di fila in una scuola di Torrence, California; Arnold Schwarzenegger, 73, ha avuto una simile esperienza a Los Angeles. Frank Marshall, 74 anni, produttore candidato agli Oscar per “Seabiscuit” e “Color Viola”, si e’ vaccinato in un supermercato di East L.A., mentre Steve Martin ha documentato su
Twitter la sua attesa al centro congressi Javitz Center di New York.
Purtroppo parte dell’establishment di Hollywood sta facendo ricorso a scorciatoie quando deve ricorrere alla vaccinazione anti-covid.
Secondo Variety: “Sembra di stare dentro gli Hunger Games”. Queste le parole usate da un executive dell’entertainment alla rivista, alludendo alla famosa serie tv sui “giochi di sopravvivenza” tra adolescenti. “Mezzi che non necessariamente violano la legge”, osserva la stessa rivista, ma che sollevano interrogativi di buon gusto e di etica, soprattutto alla luce delle difficolta’ incontrate dalla gente comune in California,
uno degli stati Usa piu’ colpiti dalla pandemia.
Medici accomodanti, corsie preferenziali. Ovviamente la discrezione è d’obbligo e le fonti sono protette dall’anonimato, ma alcuni “pesi massimi” di Hollywood avrebbero trovato la corsia preferenziale. Variety cita l’impresario musicale Irving Azoff, a cui il vaccino spettava di diritto essendo un sopravvissuto al cancro di 73 anni, che avrebbe fatto ricorso, assieme al suo entourage, a un chirurgo di Newport Beach a sua volta raccomandato da Robert Goldstein, il ceo ad interim dell’impero di casino’ di Sheldon Adelson.
Nulla di illegale: il chirurgo riservava la quota avanzata delle dosi settimanali ricevute dallo stato a
clienti a sua discrezione.
Un altro medico di Beverly Hills, Robert Huizenga, ha denunciato a Variety di aver ricevuto offerte di oltre 10 mila dollari a testa da vip disperati per un vaccino. “Ci hanno offerto soldi. Abbiamo visto gente prendere aerei. Altri che temporaneamente entravano nella professione medica per qualificarsi”.
Angela Tangorra