Francesco Renga si affaccia in “Finestra Sanremo”, lo spazio dedicato alle interviste in diretta dal festival su Radionorba.
Francesco ha cantato molto tardi ieri sera, ma ci tiene a far sapere che i tempi erano quelli previsti e non c’è stato nessun ritardo.
Come sta vivendo Francesco Renga le giornate di un festival senza gente e senza pubblico?
“Sicuramente è un Sanremo anomalo, ma devo dire la verità, il fatto di esser soli aiuta anche a esser molto concentrato. Per esempio, se fosse stato tutto normale, avremmo fatto il tour da una radio all’altra, invece siamo qui in hotel a lavorare e devo dire che se la mancanza della gente e del calore intorno si sente fuori dal Teatro Ariston, di sicuro l’assenza di casino intorno quando stai per esibirti aiuta a restare più concentrati”.
La canzone che Francesco canta al festival è molto difficile nell’interpretazione: “e’ la canzone più difficile che abbia portato alò festival, ma è una canzone in cui credo molto. Penso che contenga un link alle cose che ho fatto nella mia carriera, anche a quelle fatte con i Timoria e poi da solo. Ecco, implica una estensione vocale notevole, ma è rappresentativa di ciò che sono stato, sono e forse sarò”.
La canzone è nata durante il primo lockdown. Racconta Francesco: “Avevo appena traslocato e dopo due giorni, ero circondato da scatoloni, ed è arrivato il lockdown. La mia città viveva e vvd una situazione difficile, e io mi sono ritrovato con una serie di foto, ricordi, fogli…in cui cercare e trovare qualcosa. Ecco, io credo nell’oblio salvifico, ma ho anche scoperto il potere di trovare cose molto antiche fa sì che i ricordi alimentino l’anima”
Francesco Renga è a Sanremo con il brano “Dove trovo te”.
Angela Tangorra