Una reunión per Stefano D’Orazio? Sì, ma solo per beneficenza”
Sono passati più di cinque anni dall’addio alle scene dei Pooh. Ora Dodi Battaglia è pronto per il suo primo album solista. Il 14 maggio esce per Azzurra Music “Inno alla musica” (10 brani cantati, tre strumentali e una bonus track, più un booklet di 64 pagine) ed e’ stato anticipato dai brani One Sky, realizzato insieme al leggendario chitarrista americano Al Di Meola, Il coraggio di vincere, Resistere, Una storia al presente, brano dedicato all’amico Stefano D’Orazio, scomparso nei mesi scorsi.
Per Dodi ci sono voluti cinque anni della nuova vita senza i Pooh “per maturare e assorbire tante cose. Ad un certo punto ho capito che era il momento di mettere in un disco quello che avevo dentro – ha spiegato il chitarrista -. Sono riuscito a cogliere l’aspetto positivo della concentrazione che abbiamo avuto nel lockdown”.
Il risultato e’ un album “che mi rispecchia profondamente, pieno di approccio chitarristico, dunque vibrante e bruciante”. Dopo la scomparsa di D’Orazio, si è parlato con più insistenza di una possibile reunion del gruppo in memoria dell’amico. “Non sono mai stato contrario a un ritorno. A una condizione: che fosse per beneficenza. La morte di Stefano è una ragione di più per fare qualcosa a sostegno di medici e infermieri. Dovremo restituire un po’ del bene che la gente ci ha dato in questi anni”.
Dodi è pronto anche a tornare a suonare dal vivo. “C’è una prima proposta per un concerto vero il 13 agosto in Toscana. Ci vorrebbero mille di questi giorni per un settore fermo da quasi due anni. Appoggio ogni manifestazione, ma sono anche contento di aver potuto fare qualcosa di concreto nella mia veste di portavoce del Nuovo Imaie, che ha istituito un fondo di oltre 20 milioni, distribuiti in 3 bandi”.
Angela Tangorra