Al momento le discoteche resteranno ancora chiuse
Le Regioni hanno trovato un accordo con il ministro della Salute, Roberto Speranza, su alcuni punti relativi alle riaperture nelle zone bianche. Da lunedì, infatti, Molise, Sardegna e Friuli-Venezia Giulia saranno le prime tre ad avere le restrizioni minime, ma la settimana successiva potrebbero essere già in 12.
Con il ministro è stato deciso innanzitutto che nelle zone bianche, sin da subito, scomparirà il coprifuoco, quindi anche prima del 21 giugno. Inoltre, riapriranno praticamente tutte le attività che ancora non potevano farlo. Tranne le discoteche. Per queste ultime i governatori avevano chiesto gli stessi criteri scelti per matrimoni ed eventi, quindi l’utilizzo del green pass, ma al momento l’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero hanno detto no.
Non si potrà, però, fare a meno delle mascherine, dell’obbligo del distanziamento sociale e dell’adeguata areazione nei locali.
Sul resto delle linee guida presentate dalle Regioni il 20 maggio scorso al Comitato Tecnico Scientifico, bisognerà aspettare ancora qualche ora. È stata, infatti, rinviata la riunione tra i presidenti di Regione e i ministri del governo Draghi. Nel frattempo, però, il Comitato tecnico scientifico ha rivisto in senso restrittivo alcune delle proposte fatte dai governatori.
A questo punto la Conferenza delle Regioni manderà al Cts una nuova versione delle linee guida che tenga conto delle correzioni, ma il confronto non è certo concluso. Le Regioni, infatti, chiederanno una serie di chiarimenti, anche in virtù delle mutate condizioni epidemiologiche.
Tra i punti più importanti che il Comitato ha rivisto ci sono le presenze ai matrimoni, i comportamenti nei ristoranti, in palestra e sulle seggiovie. In tutti i casi esaminati, comunque, hanno specificato gli esperti del Cts, va anche definito il numero massimo di presenze.
Matrimoni ed eventi, invitati solo con in green pass. “Consentire la partecipazione solo a coloro che sono in possesso di uno dei requisiti per il green certificate”.
Palestre e piscine, docce vietate. Negli spogliatoi di palestre, piscine e centri benessere “deve essere preclusa la fruizione delle docce. Inoltre, negli spogliatoi deve essere vietato il consumo di cibi”. Nelle palestre il Cts raccomanda di non utilizzare per niente gli spogliatoi, cosa invece possibile per le piscine.
Ristoranti, mascherina anche al tavolo. Nei ristoranti al chiuso la mascherina andrà tenuta sempre, anche al tavolo, “tranne nei momenti del bere e del mangiare”. Inoltre, “il personale dovrà sempre indossare la mascherina”.
Prenotazione obbligatoria. In tutte le attività ricettive, dalla ristorazione agli stabilimenti balneari, dai cinema ai teatri agli altri locali di intrattenimento la prenotazione “sarebbe auspicabile fosse resa obbligatoria o fortemente raccomandata, così come la disponibilità dei requisiti del green certificate, soprattutto laddove si punta progressivamente alla saturazione dei posti disponibili”. Obbligatorio deve essere, inoltre, secondo gli esperti del governo, “il numero massimo di presenze contemporanee, sia all’aperto sia al chiuso, in relazione allo spazio e ai ricambi d’aria”.
Seggiovie al 50% se coperte. Nelle seggiovie “la portata massima è al 100% della capienza del veicolo con l’uso obbligatorio della mascherina. La portata è ridotta al 50% se le seggiovie vengono utilizzate con la chiusura delle cupole paravento”.
Gianvito Magistà