E’ attualmente detenuto per usura
Ha patteggiato la pena di 2 anni e 6 mesi di reclusione l’imprenditore Flavio D’Introno, che con le sue rivelazioni ha consentito ai magistrati leccesi di far chiarezza sul cosiddetto “Sistema Trani”. La difesa aveva chiesto l’applicazione della legge “spazzaccorrotti” che concede l’immunità a chi denuncia e collabora. Ma l’istanza è stata respinta. L’inchiesta sulla Procura di Trani ha fatto emergere un presunto sistema corruttivo, in cui erano coinvolti due ex magistrati, Michele Nardi e Antonio Savasta. Entrambi, in cambio di tangenti e altri regali, avrebbero pilotato indagini e processi. L’imprenditore Flavio D’Introno è attualmente detenuto nel carcere di Trani per un’altra condanna, a 5 anni e 4 mesi per usura.