È stato quasi di sicuro un colpo messo a segno su commissione e ora il dipinto potrebbe già essere a destinazione. Sono indirizzate sul mondo dei professionisti dei furti d’arte le indagini dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale per cercare di individuare chi ha rubato, fra sabato e domenica mattina, “L’Arno a Rovezzano”, l’opera del pittore dell’800 Silvestro Lega asportata dalla Pinacoteca Corrado Giaquinto di Bari. I militari stanno analizzando tutti i video delle telecamere di sicurezza della stessa Pinacoteca e dell’intero Palazzo della Provincia, ma il compito non è semplice. Fra sabato sera, durante l’apertura straordinaria per la “Notte dei Musei” e domenica mattina, ci sono stati 95 visitatori. Il ladro (che probabilmente ha firmato il registro all’ingresso benché con uno scarabocchio incomprensibile), è stato di sicuro immortalato ma non nel momento del furto. Nessuna telecamera infatti era indirizzata sul pannello con l’olio su tavola. L’autore del gesto ha agito sapendo di non essere inquadrato e ha avuto il tempo di svitare le tre viti che fissavano il quadro alla pannellatura senza farsi scorgere. Di certo, perciò, aveva compiuto un sopralluogo in precedenza nella Sala dove si trovava l’opera di Lega e l’intera collezione Grieco, una delle più importanti della Pinacoteca. Non è escluso che possa aver contato sull’aiuto di complici. Nascondere poi il piccolo dipinto (18×30 cm) è stato un gioco da ragazzi. Più difficile invece che possa piazzarlo, trattandosi di un bene demaniale inalienabile. L’ipotesi più probabile è che dunque possa essere finito nella casa di qualche collezionista privato, forse anche all’estero. “L’Arno a Rovezzano”, dipinto negli ultimi 20 anni del 1800, era assicurato per un valore di 60.000 euro.
Mauro Denigris