La Cassazione ha disposto un nuovo processo d’appello per l’accusa di traffico di influenze illecite
La Corte di Cassazione ha assolto l’ex sindaco di Roma, Gianni Almeanno, dall’accusa di corruzione nell’ambito di uno dei filoni dell’inchiesta ‘Mondo di mezzo’, riguardante presunte collusioni tra funzionari della pubblica amministrazione e diverse società e aziende riconducibili a Massimo Carminati e Salvatore Buzzi. La Suprema Corte ha invece disposto un nuovo processo d’appello a carico dell’ex primo cittadino della capitale per l’accusa di traffico di influenze illecite.
I giudici hanno dunque respinto le richieste avanzate dalla Procura generale, che aveva chiesto la conferma della condanna a sei anni di reclusione a carico di Alemanno. I legali dell’ex sindaco di Roma si sono detti soddisfatti, mentre il diretto interessato ha parlato di “fine di un incubo durato sette anni”. “Questa sentenza”, ha aggiunto Alemanno, “ridimensiona questa vicenda. Non c’è più corruzione, non c’è più quel fango che mi era stato tirato addosso”.
Vincenzo Murgolo