Proseguono i preparativi in vista della riunione straordinaria del G7, convocata per domani in formato virtuale dal presidente di turno, il premier inglese Boris Johnson, per discutere gli sviluppi della situazione politica in Afghanistan.
Tra i temi, a quanto si apprende, potrebbe esserci anche l’estensione della presenza delle truppe americane nel Paese asiatico anche dopo la scadenza del 31 agosto. Secondo fonti di Downing Street, l’intenzione di Johnson sarebbe quella di premere sul presidente americano, Joe Biden, affinché i militari americani restino in Afghanistan. L’inquilino della Casa Bianca, dal canto suo, non ha escluso questo scenario nel discorso alla nazione tenuto ieri. I talebani, però, hanno parlato di possibili conseguenze in caso di permanenza americana. Si parlerà, a quanto si apprende, anche di possibili sanzioni nei confronti dei talebani, una posizione fortemente sostenuta dal presidente del Canada, Justin Trudeau.
Sul fronte italiano, invece, oggi pomeriggio il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha incontrato a Palazzo Chigi i ministri degli Esteri e della Difesa, Luigi Di Maio e Lorenzo Guerini, per fare il punto in vista del vertice di domani. Presenti anche Franco Gabrielli, sottosegretario con delega alla Sicurezza della Repubblica, e la direttrice generale del Dipartimento delle informazioni per la Sicurezza, Elisabetta Belloni.
Intanto è a rischio la partecipazione in presenza del presidente cinese Xi Jinping. Secondo fonti governative, il numero uno di Pechino potrebbe partecipare al vertice in videoconferenza, mettendo così a rischio l’incontro con l’omologo americano, Joe Biden. I motivi potrebbero essere legati anche agli scarsi progressi nelle relazioni tra i due Paesi. Alle 17.30 è invece prevista una conferenza stampa di Charles Michel e Ursula Von der Leyen, rispettivamente presidente di Consiglio e Commissione Europea.
Vincenzo Murgolo