“Come si temeva, dopo un anno e sette mesi di detenzione preventiva, Patrick Zaki va a processo. La prima udienza è prevista domani, 14 settembre”. Lo ha annunciato in un tweet il portavoce di Amnesty International in Italia, Riccardo Noury. Il ricercatore egiziano dell’Università di Bologna, 28 anni, è stato arrestato al Cairo il 7 febbraio del 2020 con le accuse di fomentare le manifestazioni e quindi di voler rovesciare il governo. Il portavoce dell’organizzazione non governativa ha scritto anche che a Patrick è contestato uno scritto del 2019 in difesa della minoranza copta. Dopo un anno e sette mesi di detenzione preventiva, dunque, si va a processo.
“La notizia dell’apertura del processo contro Patrick Zaki – ha aggiunto Noury- è uno sviluppo enormemente preoccupante. Avevamo chiesto al governo italiano per tempo di muoversi perché temevamo che sarebbe arrivato questo momento. Ora ogni minuto che passa, in cui non si fa nulla per Patrick rischia di essere veramente tempo perso colpevolmente da parte delle istituzioni italiane”. Il Tribunale competente sarà quello della città di Mansura, dove il giovane era stato detenuto subito dopo il suo arresto. Le prove della procura per la sicurezza dello Stato sono segrete. Il giovane rischia una condanna fino a cinque anni di carcere.
Anna Piscopo