Si è lavorato tutta la notte sul luogo dello schianto dell’aereo da turismo che ieri, dopo il decollo da Linate, è precipitato su una palazzina in ristrutturazione in via Marignano, a Milano, al confine con San Donato Milanese. Gli ultimi vigili del fuoco sono tornati in sede questa mattina alle 7, mentre sul posto rimane la Polizia Scientifica per i rilievi e la Polizia Locale per impedire l’accesso alle aree coinvolte dall’incidente.
Sono otto le vittime e due i nuclei familiari coinvolti nel disastro aereo. La prima famiglia è composta da Filippo Nascimbene, 33 anni di origini pavesi ma residente a Milano e il figlio Raphael, nato nel capoluogo lombardo nel 2020. Madre di Raphael e moglie di Nascimbene è Claire Stephanie Caroline Alexandrescou, 34 anni, nata in Francia, sull’aereo così come sua madre Miruna Anca Wanda Lozinschi, romena di 65 anni con cittadinanza francese. L’altro nucleo familiare è composto dai Petrescu, con il padre Dan, 68 anni, il figlio Dan Stefan, 30 anni, entrambi con doppia nazionalità romena e tedesca, e la moglie Regina Dorotea Petrescu Balzat, 65 anni. L’ottava vittima è Julien Brossard, 36 anni, amico canadese di Dan Stefan Petrescu.
Gli uomini della sala radar si sono accorti che, pochi minuti dopo la partenza da Linate, il Pilatus precipitato ieri stava virando verso destra in modo anomalo invece di procedere verso sud e hanno ricevuto una comunicazione dal pilota, il quale ha pronunciato una frase del tipo “little deviation (piccola deviazione)”, ma senza il motivo o allarmi specifici. Poco dopo avrebbe chiesto un “vettore”, ossia uno spazio per rientrare verso l’aeroporto.
Dopo meno di un minuto la traccia è sparita dal radar perchè l’aereo ha iniziato a scendere in picchiata.
I pm di Milano Paolo Filippini e Mauro Clerici, che coordinano con l’aggiunto Tiziana Siciliano le indagini sull’incidente aereo hanno effettuato una ispezione sul luogo della tragedia. Stamane in Procura si è tenuto un vertice tra inquirenti e investigatori.
Michela Lopez