“E’ una corsa contro il tempo”. Così la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, sulla variante Omicron che sta imponendo la chiusura di tutti i Paesi del mondo per evitarne la diffusione. Londra, presidente di turno del G7, ha convocato per oggi una riunione d’emergenza dei ministri della Sanità. Giappone, Israele e Marocco hanno chiuso le frontiere, in Olanda è entrato in vigore il semi-lockdown. Non chiude invece il Sudafrica, che però valuta l’ipotesi di un obbligo vaccinale. Per i medici sudafricani, che per primi si sono trovati a isolarla e analizzarla, i sintomi dei contagiati sono lievi, come per la Delta, ma le sue numerose mutazioni (forse 10, rispetto alle 2 della Delta e alle 3 della Beta) impongono massima attenzione. “Ci vorranno due-tre settimane per avere una visione completa”, ha spiegato von der Leyen, rinnovando la sfida ad accelerare con vaccini e terze dosi.
Sulla Omicron gli scienziati lavorano per capire come si sia sviluppata, quanto sia pericolosa e quanto possa aggirare gli attuali vaccini.
In Gran Bretagna sono stati registrati tre casi e da domani scatta l’obbligo di mascherina nei negozi e nei trasporti, e l’obbligo di test monoclonale per tutti gli arrivi, con quarantena fino al risultato.
In Europa tutti i positivi sono persone in arrivo dall’Africa australe. A Belgio, Repubblica Ceca, Italia e Germania, si aggiunge la Danimarca, e si registra un caso sospetto in Austria. In Olanda, ci sono almeno 13 casi accertati tra i
passeggeri di due voli di rientro dal Sudafrica.
Il Giappone chiuderà i suoi confini a tutti i visitatori stranieri, soltanto tre settimane dopo aver allentato alcune
restrizioni per consentire l’ingresso nel Paese a viaggiatori d’affari, studenti e stagisti stranieri. Il governo giapponese ha annunciato l’estensione a dieci giorni della quarantena in hotel per i visitatori provenienti da Sudafrica, Botswana, Eswatini, Lesotho, Namibia e Zimbabwe. Tokyo ha esteso tale misura questo fine settimana per i visitatori in arrivo da Malawi, Mozambico e Zambia.
Conferma i suoi primi casi di Omicron il Canada: sono stati rilevati nella capitale Ottawa, in Ontario, e riguardano due persone arrivate di recente dalla Nigeria. I due contagiati sono in isolamento e le autorità sanitarie canadesi stanno tracciando i loro spostamenti negli ultimi giorni per individuare le persone con cui sono state a contatto.
La Nuova Zelanda ha chiuso la notte scorsa le proprie frontiere ai viaggiatori provenienti da nove Paesi dell’Africa australe nel tentativo di impedire la diffusione della variante Omicron. Lo riporta la Cnn.
Solo i cittadini neozelandesi potranno entrare nel Paese da Sudafrica, Namibia, Zimbabwe, Botswana, Lesotho, Eswatini,
Seychelles, Malawi e Mozambico. Per loro, comunque, è previsto un periodo di quarantena di 14 giorni, ha annunciato il ministro con delega alla gestione del Covid, Chris Hipkins.
Allo stesso tempo, il governo ha reso noto che il lockdown nella città di Auckland, in vigore da oltre 100 giorni, verrà
abolito venerdì prossimo.
Stefania Losito