Patrick Zaki, nella sera della Vigilia di Natale, le sue prime feste in libertà dopo essere rimasto quasi due anni in carcere in Egitto, pensa a Bologna. “La pace, la serenità, l’amore regni in questo santo giorno nei nostri cuori ed illumini la nostra vita e quella dei miei colleghi, dei miei amici e della mia cara Bologna, la mia terra adottiva. Auguri di buon Natale a tutta l’Italia!”. E’ il messaggio di auguri che ha twittato ieri sera. La sua famiglia è di religione copta e loro festeggeranno il Natale il 7 gennaio.
Lo studente egiziano iscritto all’università di Bologna è stato scarcerato l’8 dicembre, in attesa di un’udienza fissata il primo febbraio. Le accuse per lui, in Egitto, sono di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento alle proteste illegali, sovversione, diffusione di false notizie, propaganda per il terrorismo. Nello specifico gli vengono contestati alcuni post su Facebook. Secondo i mezzi d’informazione governativi egiziani, Zaki sarebbe attivo all’estero per fare una tesi sull’omosessualità e per incitare contro lo stato egiziano.
Stefania Losito