Silvio Berlusconi fa un passo indietro e rinuncia, in nome della ricerca dell’unità del Paese. Non partecipa al vertice con gli alleati Salvini, leader della Lega, e Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ma parla attraverso un comunicato: “L’Italia oggi – scrive Berlusconi – ha bisogno di unita’, al di la’ della distinzione maggioranza-opposizione, intorno allo sforzo per combattere la gravissima emergenza sanitaria, per far uscire il paese dalla crisi”. “La nazione – continua -riparte nei momenti difficili se tutti sappiamo trovare, come avvenne nel dopoguerra, un senso comune di appartenenza nella nostra democrazia superando le lacerazioni e al di la’ delle legittime ed anzi necessarie distinzioni”. Sulla presidenza del Consiglio, invece, emerge chiara la volontà di chiedere a Mario Draghi di restare a Palazzo Chigi: “Considero necessario che il governo Draghi completi la sua opera – si legge nella nota – fino alla fine della legislatura per dare attuazione al Pnrr, proseguendo il processo riformatore indispensabile che riguarda il fisco, la giustizia, la burocrazia”.
L’annuncio del passo indietro è stato affidato a Licia Ronzulli, senatrice di Forza Italia, collegata da remoto per il vertice del centrodestra via zoom. Collegato anche un altro fedelissimo dell’ex premier, Antonio Tajani. Entrambi dai pc del leader. Berlusconi ha poi fatto sapere di aver verificato l’esistenza di ampi consensi per una sua eventuale corsa al Quirinale. Quindi ha ringraziato chi lo ha supportato e ha ribadito di aver servito il Paese. Poi il passo indietro.
“Berlusconi rende un grande servizio all’Italia e al Centrodestra, che ora avrà l’onore e la responsabilità di avanzare le sue proposte senza piu’ veti dalla sinistra”, il commento del leader della Lega, Matteo Salvini.
Anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha parlato di responsabilità: “Abbiamo apprezzato il senso di responsabilità’ di Silvio Berlusconi, che a seguito della verifica che si era riservato di fare per accertare le effettive possibilita’ di elezione, ha rinunciato a offrire la sua disponibilità alla candidatura a Presidente della Repubblica”.
L’ex premier e leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, ha affidato il suo commento a twitter. “Lo avevamo affermato in modo chiaro: la candidatura di Silvio Berlusconi era irricevibile. Con il suo ritiro facciamo un passo avanti e cominciamo un serio confronto tra le forze politiche per offrire al Paese una figura di alto profilo, autorevole, ampiamente condivisa”, ha scritto Conte.
“Una scelta saggia e giusta” è il commento invece del leader di Azione, Carlo Calenda, affidato a un tweet. “Ora peró basta con il gioco dei veti, con le veline ai giornali e i tatticismi. Sediamoci insieme e parliamo di Governo e Quirinale. Non conta solo il nome ma anche il modo in cui ci si arriva. E lo spettacolo fino ad ora e’ stato piuttosto indecoroso”.
Su twitter interviene anche il segretario del Partito democratico, Enrico Letta: “Il centrodestra non è a maggioranza e non ha quindi diritto di prelazione sul Quirinale. Ora con il ritiro di Berlusconi e lo scontro deflagrato all’interno del centrodestra tutto è chiaro. Ora – conclude Letta – ci vuole accordo alto su nome condiviso e patto di legislatura”.
Anna Piscopo