La presidenza del Consiglio dei Ministri ha iscritto un’ipoteca giudiziaria sul teatro Petruzzelli di Bari per 43 milioni di euro più interessi, pari al credito vantato dallo Stato per i costi di ricostruzione dopo l’incendio che lo distrusse nel 1991.
L’atto ipotecario è datato 19 gennaio 2022 ed è una conseguenza delle sentenze del 18 novembre 2021 con le quali la Corte di Appello di Bari ha stabilito che il teatro non è di proprietà del Comune ma dei privati, condannando però gli eredi Messeni Nemagna a restituire allo Stato i costi della ricostruzione.
La notizia dell’ipoteca è stata resa nota dal direttore generale del Comune, Davide Pellegrino, durante l’audizione dinanzi alla commissione Trasparenza. Il direttore ha, inoltre, illustrato la posizione dell’ente dopo le sentenze di novembre, che hanno dichiarato inefficace il protocollo d’intesa del 2022 che prevedeva un canone annuo di 500 mila euro da corrispondere alla famiglia Messeni Nemagna.
Secondo l’amministrazione il punto di partenza non può essere quell’accordo, ma il contratto che i proprietari avevano nel 1990, prima dell’incendio, con l’allora gestore Ferdinando Pinto, l’ultimo valido, che prevedeva un canone di 220 milioni di lire annui, da rivalutare con adeguamento Istat.
Nel frattempo il Comune di Bari sta valutando un eventuale fondo rischi con somme da accantonare nel caso in cui, una volta che le sentenze diventeranno definitive e qualora
fosse confermata la proprietà dei privati, l’ente dovesse pagare alla famiglia un risarcimento per aver occupato senza titolo il teatro in tutti questi anni.
Gianvito Magistà
(Foto: sito ufficiale www.fondazionepetruzzelli.it)