Dall’Ucraina si prevede un esodo verso Ovest e mancano già i medicinali. “Stiamo collaborando con l’ospedale
di Ternopil, nell’ovest dell’Ucraina, per attrezzare una struttura di accoglienza. Abbiamo bisogno della solidarietà di tutti, non ci lasciate da soli”. E’ il grido d’allarme lanciato da Natalia Onipko, presidentessa della Fondazione
Zaporouka, organizzazione gemella della ong Fondazione Soleterre che gestisce in Ucraina la Casa di accoglienza Dacha per bambini malati di cancro. Soleterre “è sul posto – afferma – e sta già supportando con forniture di beni essenziali”. La Russia, afferma Zaporouka, “sta bombardando tutta l’Ucraina, non c’è differenza con il Donbass, le zone strategiche non esistono più”.
Intanto l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha sbloccato 3,3 milioni di dollari di fondi urgenti per l’invio di materiale medico in Ucraina. “Continueremo a fornire assistenza sanitaria e a sostenere le persone in tutta l’Ucraina colpite da questa crisi”, annuncia il direttore generale, Tedros Adhanom Ghebreyesus, dicendosi “profondamente preoccupat per la salute del popolo ucraino nell’escalation della crisi” e chiedendo “un accesso duraturo e sicuro per la fornitura di assistenza umanitaria”.
Stefania Losito