I club e le nazionali russe e ucraine che gareggiano in competizioni internazionali devono giocare le partite casalinghe in sedi neutrali “fino a nuovo ordine”
La finale di Champions League in programma a San Pietroburgo il 28 maggio è stata spostata a Parigi allo Stade de France. Lo ha deciso l’Uefa alla luce dell’invasione Russia in Ucraina. L’Uefa ha ringraziato “il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron per il suo sostegno personale e l’impegno a trasferire la partita piu’ prestigiosa
del calcio europeo per club in Francia in un momento di crisi senza precedenti”.
“Insieme al governo francese – si legge nella nota – la Uefa si impegna a garantire il sostegno ai calciatori e e alle loro famiglie in Ucraina che affrontano terribili sofferenze umane, distruzione e evacuazioni forzate”.
Il Cremlino definisce una “vergogna” la decisione.
Intanto la Uefa ha annunciato anche che i club e le nazionali russe e ucraine che gareggiano in competizioni internazionali devono giocare le partite casalinghe in sedi neutrali “fino a nuovo ordine”.
Si tratta dello Spartak Mosca, in corsa in Europa League, ma non il play-off per il Mondiale 2022 tra Russia e
Polonia in programma il 24 marzo a Mosca, che dipende dalla Fifa.
“La Uefa è il calcio in Europa ed è stata la prima ma vedrete che nel giro di poco sarà seguita da tanti altri”. Lo dice il presidente del Coni, Giovanni Malagò, commentando la decisione della Uefa.
Stefania Losito