L’ultimo input di Vladimir Putin ha riportato la tensione globale a livelli altissimi. Il premier russo ha ordinato la messa in stato d’allerta del sistema nucleare, minacciando conseguenze che non si sono mai viste. Questa la replica di Mosca alle sanzioni imposte dall’Unione Europea e alle pressioni di Pechino, che spinge per il dialogo. Nel pomeriggio, il segretario generale della Nato, Stoltenberg, ha definito “irresponsabile e pericoloso” il comportamento di Putin.
Da Kiev, dove la resistenza ucraina cresce di ora in ora, il ministro degli Esteri Kuleba considera le scelte russe un tentativo di fare pressione prima dell’inizio dei negoziati, in Bielorussia. Ma avverte: “non cederemo alla pressione”.
Intanto, la Russia è sempre più isolata. In mattinata è stato cancellato il volo per Mosca, in partenza da Malpensa. Quasi tutti i paesi dell’Unione Europea hanno interrotto i collegamenti. Netta la presa di posizione dell’Austria che, annunciando il blocco dei voli commerciali, aggiunge: “Putin vuole l’ex URSS”.
Nelle ultime ore alle immagini di guerra si aggiungono quelle di donne e bambini in fuga verso i paesi dell’Unione Europea. Un esodo con pochi precedenti nella storia. Dall’inizio dei combattimenti, sono entrate in Europa quasi 300mila persone.
Michele Paldera