Imponevano ai pescatori del foggiano la guardiania delle imbarcazioni, pretendendo in cambio parte del pescato per circa 800 euro a settimana e minacciando di affondare i pescherecci di chi si opponeva al sistema estorsivo. È l’accusa che ha portato agli arresti domiciliari un 42enne e un 35enne di Lesina e all’obbligo di firma per un 60enne, padre di uno dei due arrestati, non ancora rintracciato. Per tutti e tre l’accusa è di estorsione in concorso. I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra luglio e dicembre dello scorso anno. In una circostanza i presunti estorsori avrebbero affondato una barca provocando un danno da oltre 70mila euro.
Vincenzo Murgolo