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BATTITI LIVE '25

Guerra Ucraina, Putin: “Non peggiorate le cose con le sanzioni”. Di Maio: “Con la Nato non attueremo la no-fly zone”. Kharkiv, 2mila morti tra cui cento bambini

Nella notte i russi hanno bombardato la centrale nucleare di Zaporinzhzhia, la più grande d’Europa, che si trova nella parte sud orientale dell’Ucraina. La Russia ricorre al “terrore nucleare” colpendo per la prima volta nella storia una centrale atomica perché “vuole ripetere la catastrofe di Chernobyl”, ha detto il presidente ucraino Zelensky. Tuttavia l’incendio non ha interessato strutture o attrezzature “essenziali”, mentre il personale dell’impianto ha cercato di prendere le misure per la messa in sicurezza, come ha scritto in un tweet l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) informata dalle autorità ucraine. Le autorità hanno assicurato anche che non c’è stato innalzamento di radiazioni. La centrale di Zaporizhzhia genera circa la metà dell’elettricità prodotta da Kiev da fonte nucleare e oltre un quinto dell’elettricità totale che produce l’Ucraina. Immediato l’effetto sulle Borse asiatiche che hanno aperto stamane in forte calo; tonfo anche per Wall Street e le Borse europee. L’attacco di Mosca ha scatenato le reazioni dell’Occidente.

Ore 13: “Come Nato siamo d’accordo per riportare Putin al tavolo, per raggiungere una soluzione diplomatica. Si andrà verso un ‘no’ alla no fly zone perché coinvolgerebbe direttamente la Nato nel conflitto e scatenerebbe un conflitto che avrebbe effetti devastanti su tutta l’Europa”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di, Maio a margine del vertice dei ministri Esteri della Nato. Anche gli Usa non intendono attuarla. “Una no-fly zone richiederebbe “lo schieramento dell’esercito americano per farla rispettare, il che sarebbe potenzialmente un conflitto diretto, e una guerra con la Russia, che è qualcosa di cui non abbiamo intenzione di far parte” ha detto Jen Psaki, portavoce di Washington. La no-fly zone era stata chiesta stamani dal presidente ucraino Zelensky.

Ore 12.50:  Il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito coloro che si oppongono alle azioni della Russia in Ucraina di “non esacerbare la situazione” imponendo ulteriori sanzioni al suo Paese.
“Non abbiamo cattive intenzioni contro i nostri vicini”, ha detto durante una riunione del suo governo trasmessa da Rossiya 24, tv controllata dallo Stato. Il governo “non vede la necessità” che i Paesi vicini intraprendano ulteriori azioni che “peggiorino i nostri rapporti”.

Ore 12.22: Vladimir Putin si è collegato, in video, a una cerimonia militare, e ha parlato delle operazioni militari in Ucraina. “La mancata collaborazione – ha detto il presidente – è un male per tutti”. La Russia invita i vicini a normalizzare le relazioni. “Non abbiamo cattive intenzioni nei confronti dei nostri vicini, e non abbiamo mai smesso di dirlo. Consiglierei loro di non inasprire le tensioni e di non imporre alcuna restrizione”.

Ore 12.20: Il ministro della Cultura ucraino, Oleksandr Tkachenko, ha lanciato un appello stamani “per chiudere i cieli sull’Ucraina in quanto gli aggressori russi stanno distruggendo i nostri siti culturali”.

Ore 12.15: Il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni unite ha adottato una risoluzione per istituire con urgenza una Commissione internazionale d’inchiesta indipendente sulle violazioni dei diritti umani nel contesto dell’aggressione russa contro l’Ucraina. La risoluzione è stata adottata dai 47 paesi membri del Consiglio con 32 voti a favore, 2 contrari (Russia ed Eritrea) e 13 astensioni.

Ore 12.10: Zelensky: sanzioni più severe contro Mosca dopo l’attacco delle forze russe contro la centrale nucleare. il presidente ucraino ha anche invitato i cittadini russi a “scendere in piazza” per fermare gli attacchi russi ai siti nucleari in Ucraina.

Ore 12: Le truppe russe sono entrate a Mykolayiv, sul Mar Nero, a metà strada tra Kherson e Odessa.

Ore 11.47: Ieri abbiamo contato più di 2.000 morti, oltre 100 bambini. Possiamo calcolare morti e feriti a centinaia ogni ora”. Lo ha detto Serhiy Chernov, presidente del consiglio regionale di Kharkiv, in videocollegamento con il Summit delle regioni in corso a Marsiglia. “In questo momento sto organizzando il lavoro del centro di coordinamento creato nel nostro centro regionale – ha raccontato – ci occupiamo di tutti i profughi dell’area di Kharkiv, stiamo organizzando le consegne di medicinali e cibo”.

Ore 11.45: Le forze russe sono concentrare ad accerchiare Kiev. Lo afferma il ministero della Difesa ucraina, riferisce la Cnn online. Per il ministero le truppe russe sono state “bloccate e fermate nell’area di Makarov”, a 60 km dalla capitale ucraina. Secondo il ministero, i militari hanno esaurito la maggior parte delle loro riserve operative e hanno avviato “i
preparativi per il trasferimento di forze e risorse aggiuntive dai distretti militari meridionali e orientali”. Ieri, il presidente Putin ha chiarito che la guerra “sta andando secondo i piani”: le forze russe continuano a prepararsi per lo sbarco sulla costa del Mar Nero.

Ore 11.25:  Un disastro alla centrale nucleare di Zaporizhzhia sarebbe sei volte peggiore di Chernobyl. Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky. “Questa notte sarebbe potuta essere la fine della storia dell’Ucraina e dell’Europa”, ha
detto Zelensky, aggiungendo che i russi “sapevano cosa stavano colpendo, hanno mirato direttamente il sito”. “Gente di Russia, come è possibile, abbiamo combattuto insieme le conseguenze del disastro di Chernobyl del 1986. Ve lo siete dimenticato? Se ve lo ricordate non potete stare in silenzio. Dite ai vostri leader che volete vivere”.

Ore 10.45: Non c’è stato “nessun rilascio di radiazioni nell’ambiente circostante e l’integrità di reattori è stata mantenuta”. Lo ha confermato il direttore generale dell’Aiea Rafael Mariano Grossi in conferenza stampa.

Ore 10.25: La notte scorsa Kiev ha tentato una provocazione vicino alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia. E’ la versione del ministero della Difesa russo citato dalla Tass.

Ore 10.20: La Russia sta usando “armi severamente vietate dalla Convenzione di Ginevra, ci sono numerose perdite civili. E’ importante attivare il meccanismo di Mosca e avviare una missione per indagare su eventuali crimini di
guerra commessi in Ucraina”. Lo ha detto l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell arrivando al vertice dei ministri degli Esteri della Nato. Sono state convocate per oggi riunioni d’emergenza dei ministri degli Esteri di Nato, G7 e Ue sull’Ucraina. Alla riunione europea ci sarà anche il segretario di Stato americano Blinken. “Stiamo lavorando per portare Putin al tavolo”, afferma il ministro degli Esteri Di Maio. 

Ore 10.15: Salgono a 47 i civili uccisi nell’attacco russo di ieri a Chernihiv, nel nord dell’Ucraina. Ieri le operazioni di soccorso erano state sospese a causa dei pesanti bombardamenti, secondo quanto riferito dal servizio dei emergenza locale.

Ore 10.10: La Nato non è parte del conflitto, non lo cerca ma proteggerà i suoi Alleati. Lo fa sapere Jens Stoltenberg, segretario generale Nato, che assicura: “Siamo impegnati a difendere con più forze il fianco Est” dell’Alleanza.
La riunione, spiega Stoltenberg, è un incontro di coordinamento delle future azioni nel lungo conflitto che si prospetta.

Ore 10: A Leopoli suonano le sirene anti bombardamento. La popolazione è stata invitata a raggiungere un rifugio. La città è protetta da almeno tre anelli di check point delle forze ucraine e cavalli di frisia (i cavalletti di legno con il filo spinato per sbarrare le strade e i passaggi, ndr) dove vengono controllati i documenti sia all’ingresso che all’uscita. 

Ore 9.10: Un “massiccio attacco” hacker ai server della piu’ grande azienda spaziale russa, Energia, è stato sferrato nella serata di ieri da siti esteri ma la funzionalità del sito è stata ripristinata. Lo rende noto su Twitter l’agenzia spaziale russa Roscosmos.

Ore 8. 15: E’ stata distrutta dai bombardamenti russi la centrale termoelettrica di Okhtyrka, nel nord-est dell’Ucraina. Lo riferisce il presidente della regione di Sumy, Dmytro Zhyvytsky. “La sala macchine è stata completamente distrutta, in città non c’è né riscaldamento né’ elettricità”, ha riferito Zhyvytsky su Telegram, “stiamo cercando di risolvere il problema dell’evacuazione urgente della popolazione, perché tra un giorno i palazzi residenziali si trasformeranno in gelide trappole di pietra senza acqua, luce ed elettricita’”. Al momento, ha detto Zhyvytsky, non ci sono corridoi umanitari che consentano di far uscire i residenti dalla regione.

Ore 7.50: Una forte esplosione è stata avvertita nella tarda serata di ieri vicino all’ambasciata russa di Washington. Al momento non ci sono altri dettagli sull’esplosione che, secondo una prima ricostruzione, potrebbe essere stata causata da un corto circuito. L’esplosione è avvenuta poche ore dopo che alcuni manifestanti si sono riuniti a Glover Park, davanti all’ambasciata russa, per chiedere la fine dell’invasione russa dell’Ucraina e contro il presidente Vladimir Putin.

Ore 7.45: Il direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea), Rafael Grossi, si è detto su Twitter “profondamente preoccupato” dalla situazione. “Ho parlato con il primo ministro Denys Shymgal”, scrive Grossi, “l’Aiea sta monitorando ed è in stretto contatto con l’operatore e l’autorità nucleare ucraina. Chiedo alle parti di astenersi da azioni che possano mettere la centrale in pericolo”. Alle 10 e 30, è stato annunciato, Grossi terrà una conferenza stampa sulla situazione. Al momento non sembrano esserci problemi di radioattività.

Ore 7.40: Sono stati sospesi anche i combattimenti nei pressi della centrale. Lo assicura il sindaco di Energodar, la città più vicina alla centrale, Dmytro Orlov, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda. “L’equipaggiamento della centrale e i blocchi energetici hanno preservato la loro integrità”, spiega una nota dell’Autorità ucraina per la sicurezza nucleare, “si registra qualche danno alle strutture circostanti l’unità del reattore del blocco energetico numero uno, che non colpiscono la sicurezza del blocco energetico”. “I sistemi e gli elementi rilevanti per la sicurezza della centrale nucleare sono operativi”, aggiunge l’Autorità, “non sono stati osservati al momento cambiamenti nei livelli delle radiazioni”. 

Ore 7.30: Fiamme domate e nessuna vittima a Zaporizhzhia. Lo riferisce il Servizio statale per le emergenze ucraino in un comunicato su Facebook.

Anna Piscopo (aggiornamenti Stefania Losito)

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