La Russia ha approvato una legge che modifica il Codice penale per contenere la diffusione di fake news sulle operazioni dell’esercito russo. L’ha appena approvata la Duma all’unanimità. Il presidente della Duma, Viaceslav Volodin, ha dichiarato che il progetto di legge sarà esaminato oggi dal Senato e sarà subito firmato dal presidente Putin. La norma prevede una responsabilità criminale per la diffusione di false informazioni sulle forze armate russe. In base alla gravità del reato sono previste multe e fino a 15 anni di carcere.
Secondo le autorità russe, anche dire “guerra” anziché “operazioni militari”, è una falsa informazione. Secondo Novaya Gazeta, precedentemente Roskomnadzor aveva chiesto a Novaya Gazeta, Mediazona, Dozhd e altri media di cancellare alcuni loro articoli per il fatto che in essi la guerra in Ucraina veniva appunto definita “guerra”. Il Cremlino sta rafforzando la stretta sui media indipendenti. Ieri la radio liberale Eco di Mosca ha annunciato la chiusura, così come la tv indipendente Dozhd: entrambe le emittenti erano state bloccate dalle autorità russe.
Intanto l’ong per la difesa dei diritti umani Memorial Internazionale riferisce di perquisizioni nei suoi uffici a Mosca. L’ong è stata recentemente colpita da una sentenza di scioglimento emanata dalla Corte suprema russa nel duro giro di vite delle autorità russe per soffocare il dissenso e la libertà di stampa.
In Russia, in sette giorni, sono stati arrestati oltre 7mila manifestanti che protestavano pacificamente nelle piazze contro la guerra in Ucraina. Hanno arrestato anche anziani e addirittura cinque bambini tra i sette gli undici anni perché avevano disegnato la pace.
Stefania Losito