Multa di 10mila euro e “l’obbligo di disputare una gara casalinga con i settori destinati ai tifosi locali denominati curva nord e curva sud privi di spettatori e la gara casalinga successiva con il settore destinato ai tifosi locali denominato curva nord privo di spettatori”. È la pena inflitta dal giudice sportivo della Lega Pro, Stefano Palazzi, al Foggia in relazione ai disordini avvenuti ieri sera durante la partita contro il Catanzaro, che si è conclusa per 6-2 per gli ospiti.
Secondo quanto ricostruito, in campo sono entrati tre ultrà, uno dei quali è entrato in contatto con l’ex del Foggia Pietro Iemmello. L’episodio non sarebbe legato a presunte infiltrazioni della criminalità nella tifoseria foggiana, anche perché al momento non vi sono indagini in corso né da parte della Procura di Foggia né della Direzione distrettuale antimafia di Bari.
Il match è stato interrotto due le interruzioni per invasioni di campo, aggressioni e insulti. Nel mirino appunto l’attaccante ospite Pietro Iemmello. Dopo aver segnato due reti nel primo tempo, sollevando le proteste di parte del pubblico di casa, Iemmello stava per calciare un rigore ma un tifoso è entrato in campo cercando di aggredirlo prima di essere fermato dagli steward, come si vede in un video di Eleven Tv. Il giocatore ha rinunciato a tirare il calcio dal dischetto ed è stato sostituito, ma anche in panchina avrebbero tentato di aggredirlo. Dopo la seconda rete del Foggia, per il 6-2 finale, c’è stata un’altra interruzione per invasione, con l’arbitro costretto a sospendere ancora il gioco.
“Per me e’ il fallimento dei valori che il calcio e lo sport devono trasmettere – ha detto la compagna di Iemmello, Giulia Elettra Gorietti -. Mia figlia ieri guardava il papà giocare e ha dovuto assistere a uno spettacolo che ha tutto tranne che sport. Foggia si dissoci”.
In conferenza stampa, il presidente del Foggia, Nicola Canonico, ha commentato: “Dire che sono rimasto indignato è rappresentativo su quelle che saranno le conseguenze. Vediamo che succederà – e conclude – sono queste le cose del calcio che non mi piacciono”.
Stefania Losito (aggiornamento Anna Piscopo)