Twitter dice sì a Elon Musk. Il consiglio di amministrazione della società che “cinguetta” ha accettato l’offerta del patron di Tesla di 54,2 dollari ad azione, per un affare totale di 44 miliardi di dollari. Con l’accordo atteso chiudersi entro il 2022, Twitter si appresta a lasciare Wall Street e diventare un società privata interamente controllata dal miliardario visionario.
“La libertà di parola è il fondamento di una democrazia sana e Twitter è la piazza della città digitale in cui si dibattono questioni vitali per il futuro dell’umanità”, ha affermato Musk in un primo tweet, che ha superato il milione di like. Poi ha aggiunto: “Spero che anche i miei peggiori critici rimangano su Twitter, perché questo è ciò che significa libertà di parola”.
“Voglio portare su Twitter nuove funzionalità- ha dichiarato – rendendo gli algoritmi open source per aumentare la fiducia, sconfiggendo i bot spam e autenticando tutti gli utenti”, ha dichiarato. La piattaforma “ha un enorme potenziale e non vedo l’ora di lavorare con l’azienda e la comunità di utenti per sbloccare questo potenziale”.
Intanto la Casa Bianca fa sapere che il presidente Joe Biden “da tempo è preoccupato del potere delle piattaforme social sulla nostra vita quotidiana. Indipendentemente da chi possiede o gestisce Twitter, Biden sostiene da un po’ che queste piattaforme debbano rendere conto degli eventuali danni che creano”. Dagli Stati Uniti arriva anche un annuncio da parte dell’ex presidente Donald Trump, il quale afferma che non tornerà su Twitter neanche con Musk come proprietario. Il Tycoon era stato cacciato da Twitter dopo l’assalto al Congresso del 6 gennaio del 2021 e ha deciso di fondare un social tutto suo, Truth, che tuttavia ha ancora un pubblico limitato e affonda sempre più a Wall Street.
Michela Lopez