Partono nuove minacce da Mosca. Putin valuta l’utilizzo di armi contro l’Occidente. “ Se qualcuno dall’esterno vuole interferire negli eventi ucraini, porre una minaccia alla Russia, la nostra risposta sarà fulminea”, ha dichiarato il leader russo a San Pietroburgo. Intanto, brucia un deposito di munizioni a Belgorod e dal Donestsk denunciano l’utilizzo di armi al fosforo.
“Putin vuole smembrare l’Europa, la guerra sarà lunga’, incalza il presidente ucraino Zelensky. Lo dimostrano le foto shock dall’ospedale della fabbrica Azovstal a Mariupol: amputazioni, ferite profonde da schegge tra le brandine delle corsie di fortuna senza farmaci.
La guerra si combatte anche sulle forniture di gas con Mosca che, dopo lo stop a Polonia e Bulgaria, ribadisce di voler chiudere i rubinetti agli altri Paesi ostili. In Italia al momento i flussi sono regolari, ma il governo è al lavoro per diversificare le fonti di approvvigionamento. Da Berlino arriva l’allarme che presto potrebbe allargarsi a mezza Europa: “Con l’embargo dell’energia Germania in recessione”.
Recessione, perdite economiche fanno breccia anche tra i fedelissimi di Putino. Igor Volobuev, vicepresidente della Gazprombank di proprietà statale, ha annunciato di essere fuggito dalla Russia il 2 marzo e di essersi unito alle forze di difesa territoriale ucraine. E’ il quarto alto dirigente ad aver abbandonato la Russia. E’ in Italia un altro oligarca, Vladimir Lisin, noto come l’uomo più ricco di Russia: “Putin? Non siamo amici, da lui non ho ricevuto favori. Non capisco perché abbia voluto invadere l’Ucraina. Non sono un politico, ma un uomo d’affari che è contro la guerra e le distruzioni’.
Michele Paldera