Non c’è motivo di sospettare che Prince si sia suicidato. A eliminare questa ipotesi è lo sceriffo della contea di Carven che torna a parlare della morte della pop star dopo l’esecuzione dell’autopsia. Ha però ribadito che è in corso un’indagine per capire le cause della misteriosa e improvvisa morte del folletto di Minneapolis. Il sito Tmz aveva parlato di una overdose da oppiacei per cui Prince era stato ricoverato d’urgenza la settimana scorsa. E’ stato poi chiarito che si trattava dei postumi dovuti all’assunzione di un potente dolorifico oppiaceo assunto dal cantante. In quell’occasione Prince doveva restare in ospedale per una settimana ed essere tenuto sotto osservazione, perché gli fu somministrato un farmaco salvavita. Non essendo disponibile una stanza privata, il suo staff decise di farlo dimettere e riportarlo a casa. Il farmaco, che genera dipendenza, è lo stesso che Prince prese nel 2010 in seguito a un intervento all’anca e, sempre secondo, Tmz, si sarebbe recato in farmacia quattro volte in una settimana. Per saperne di più dovremo attendere i risultati degli esami tossicologici, che potrebbero richiedere anche alcune settimane.
L’attenzione dei fan e dei giornalisti è anche per l’eredità di Prince: in un sotterraneo di Paisley Park sarebbe custodita una cassaforte che conterrebbe migliaia di canzoni inedite con cui si potrebbe realizzare un album all’anno per un secolo. Il mistero si infittisce pensando chi potrebbe ereditare il tesoro di Prince, visto che non aveva ne’ moglie ne’ figli.
La scomparsa di Prince è avvenuta dopo due mesi da quella della sua ex compagna, Denise Kathrina Matthews, anche lei morta a 57 anni, per le conseguenze della dialisi a cui si sottoponeva dopo una overdose di droga che le compromise i reni nel 1994.
Angela Tangorra