Tre leader a Kiev: Draghi, Scholz e Macron incontrano Zelensky a Kiev e il leader ucraino esprime soddisfazione per l’ennesima dimostrazione di vicinanza dell’Occidente ad un Paese assediato: “E’ un risultato storico” . Nei colloqui è tornato d’attualità il tema dell’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea. Un percorso ancora alla fase iniziale, ma sempre più vicino ad una svolta.
Ma non si intravedono spiragli per la pace. Scholz e Macron ribadiscono che non scenderanno mai a patti con Mosca. Draghi incalza passando lo scettro a Zelensky: “E’ l’Ucraina che deve scegliere la pace che vuole”. Il ministro degli Esteri russo Lavrov fa sapere che i contatti con l’Europa non sono più la priorità.
Un clima di instabilità di cui risentono le borse. In giornata sono stati bruciati 233 miliardi di euro. Duro il monito rivolto a Italia e Grecia dal ministro delle Finanze austriaco Brenner: “Rimettete a posto i conti”.
Michele Paldera