Confermati gli arresti domiciliari per Donato Mottola, l’imprenditore di Noci (Bari) arrestato il 26 dicembre scorso con l’accusa di corruzione per una presunta tangente da 20mila euro consegnata all’ex capo della Protezione Civile pugliese, Antonio Mario Lerario, in cambio, secondo la Procura, di appalti legati anche all’emergenza Covid. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari di Bari. La recente dichiarazione di nullità del decreto di giudizio immediato, secondo il giudice, non fa decorrere il termine di sei mesi previsto per la custodia cautelare preventiva, la cui scadenza è prevista per il 23 agosto.
L’8 luglio inizierà invece il processo con rito abbreviato nei confronti dello stesso Lerario e di un altro imprenditore, Luca Ciro Giovanni Leccese, accusato di aver consegnato all’ex capo della Protezione Civile pugliese un’altra tangente da 10mila euro.
Vincenzo Murgolo