Il tribunale civile di Taranto ha condannato in primo grado Fabio Arturo Riva, uno degli ex proprietari dell’Ilva, e l’ex direttore della fabbrica, Luigi Capogrosso, a risarcire il Comune di Taranto e le sue partecipate Amiu e Amat per oltre 12 milioni di euro, di cui 8 solo per danno di immagine. Riva era a giudizio in qualità di erede del padre Emilio, contro cui è stata avviata la causa prima della sua scomparsa nel 2014. La sentenza si riferisce ai danni che la fabbrica avrebbe provocato alla città tra il 1995 e il 2014. Nel processo penale “Ambiente svenduto” per il presunto disastro ambientale causato dalla fabbrica Riva è stato condannato in primo grado a 22 anni di reclusione e Capogrosso a 21.
Il giudice ha disposto il risarcimento di oltre 3 milioni e 200mila euro per i danni materiali subiti dal patrimonio immobiliare comunale nei quartieri Città Vecchia e Paolo VI e 8 milioni di euro come risarcimento per il danno all’immagine, alla reputazione e all’identità storica e culturale del capoluogo ionico.
Vincenzo Murgolo