A uccidere Darya Dugina, figlia di Alexander, l’ideologo del presidente russo, Vladimir Putin, sarebbe stata una donna ucraina. A lanciare l’accusa i servizi russi di intelligence, secondo cui la killer sarebbe Natalia Vovk, arrivata in Russia il 23 luglio e poi fuggita in estonia. “Mia figlia uccisa dal terrorismo nazista di Kiev”, ha accusato Alexander Dugin. “I nemici della Russia”, ha aggiunto, “l’hanno uccisa vilmente, Darya non ha mai invocato la violenza e la guerra. I nostri cuori bramano non solo la vendetta, a noi serve la Vittoria. E allora vincete, per favore!”. L’Estonia, intanto, ha fatto sapere di non aver ricevuto alcuna richiesta ufficiale di estradizione dalle autorità russe per la donna. “Un crimine e crudele”, ha invece commentato il numero uno del Cremlino, Vladimir Putin.
Vincenzo Murgolo