I due presidenti della Camera sono stati eletti e non mancano già le tensioni. Alcune scritte sono apparse a Roma contro il presidente del Senato Ignazio La Russa. Una frase è apparsa in via Guendalina Borghese, nel quartiere Garbatella, sulla serranda della sede di Fratelli d’Italia. Si tratta di una stella a cinque punte accompagnata dalla scritta: “La Russa Garbatella ti schifa”, firmata dagli “Antifa”. Apparso anche uno striscione davanti al Colosseo a Roma, sul ponte degli Annibaldi. Una pattuglia dei carabinieri del centro lo ha notato, rimosso e sequestrato. Sullo striscione, firmato da “Cambiare Rotta”, era scritto “Benvenuto presidente La Russa” (con il nome a testa in giù). E ancora: “La resistenza continua”. Sul profilo Facebook di “Cambiare Rotta Roma” si legge: “Saremo ben lieti di mostrare a questo parlamento il significato di Antifascismo Militante. Ai nostri posti ci troverete, nelle strade, nelle piazze delle città”.
Giorgia Meloni commenta gli ultimi episodi sui social: “Siamo pronti a dare il massimo per restituire forza e visione alla nostra nazione. Vogliamo unire la Nazione, non dividerla come sta tentando di fare qualcuno. Spero che il senso di responsabilità della politica prevalga sull’odio ideologico, perché l’Italia e gli italiani devono tornare a correre, insieme”.
Tanti i messaggi di solidarietà a La Russa e la maggioranza chiede alla sinistra di condannare le minacce e fare mea culpa per aver lanciato “fantomatici allarmi sul ritorno del fascismo”, senza rispetto per i nuovi presidenti delle Camere.
Ma il segretario dem Enrico Letta da Berlino, al congresso dei socialisti europei, aspetta ore per rispondere e getta altra benzina sul fuoco: “L’inizio di questa legislatura è il peggiore che potesse esserci. La legislatura comincia con una logica incendiaria da parte di chi ha vinto le elezioni. Chi ha vinto, invece di riappacificare il paese, lo sta dividendo. Ma chi semina vento non può che raccogliere tempesta. Si rompe ogni possibilità anche di un rapporto fra maggioranza e opposizione”. Letta dice anche che “con le nomine si confermano le preoccupazioni in Europa”, che “la maggioranza è in guerra interna e non in grado governare”.
Giorgia Meloni pretende scuse immediate: “Sono gravissime le parole pronunciate dal segretario del Partito democratico Enrico Letta. Affermare all’estero che l’elezione dei presidenti dei due rami del Parlamento italiano sia motivata da una sedicente ‘logica perversa’ e ‘incendiaria’ e che la scelta dei parlamentari italiani confermi ‘le peggiori preoccupazioni in giro per l’Europa’ è scandaloso e rappresenta un danno per l’Italia. Letta si scusi immediatamente”.
“Il Paese ha bisogno di unione e non di messaggi e azioni divisive e inneggianti all’odio”, dice a sera il presidente della Camera Fontana prima delle definitive parole di ringraziamento di Ignazio La Russa: “Voglio rassicurare tutti che una scritta vergata da mani ignote non mi ha minimamente turbato. Nella mia vita ho memoria di scritte anche assai peggiori verso di me e la mia parte politica. Anche stavolta avrei preferito, fosse dipeso da me, ignorare chi lancia il sasso e nasconde la mano, chi pensa che la minaccia o l’insulto possa sostituire il confronto. O peggio chi vorrebbe rivangare anni di violenza e terrorismo condannati dalla storia”.
Michela Lopez