Lo hanno prima picchiato e minacciato, anche con le armi, poi lo hanno costretto a cedere il 50% delle quote societarie. A questo si è aggiunta la richiesta di pagamento del pizzo pari a 300 euro al mese per continuare a lavorare in città. È quanto avrebbe subìto un imprenditore delle slot machine di Lucera, nel Foggiano. Per questo i finanzieri di Foggia hanno arrestato Vincenzo e Mario Cenicola, 38 e 48 anni. Disposti anche due divieti di dimora nel Comune di Lucera nei confronti di Antonio Cenicola ed Emanuele Testa, rispettivamente di 38 e 34 anni. Gli indagati dovranno rispondere di estorsione e lesioni personali.
Anna Piscopo