Da oggi 145 imprese dell’indotto dell’ex Ilva di Taranto sono sospese fino al 16 gennaio. L’ha deciso Acciaierie d’Italia con motivazioni ritenute “vaghe” dalle aziende coinvolte. Quarantatré sono tarantine, duemila i lavoratori che restano a casa, secondo le stime dei sindacati Cgil, Cisl e Uil. Non ci sono al momento sit-in o manifestazioni programmate ma non si escludono forme di protesta. Bipartisan l’appello della politica al Governo. Per qualcuno, la decisione di Acciaierie d’Italia è legata alla insoddisfazione per gli stanziamenti ricevuti dallo Stato nei decreti Aiuti Bis e Ter, complessivamente due miliardi, che però potrebbero non dare abbastanza ossigeno all’acciaieria.
Stefania Losito